La fotografia per proiezione di oculare , ottenuta, collegando la propria fotocamera compatta all’amato binocolo, si definisce ” digibinning”.
Questa è una delle tecniche più difficili da praticare. Se già il digiscoping risulta “macchinoso” per le lunghezze focali in gioco, scattare con una piccola compatta ed il proprio binocolo potrebbe sembrare una pratica da masochisti.
Mi riferisco soprattutto alle foto “su campo” mentre si fa osservazione itinerante. Si osserva il soggetto, si mette a fuoco, si inserisce il raccordo, si collega la macchina fotografica si inquadra ed in un lampo, il soggetto è svanito in un batter d’ali o con un veloce scatto. Per tale motivo il digibinning è consigliato per soggetti posati o abbastanza tranquilli che possono consentirci di accostare all’oculare il nostro smartphone o la piccola macchina fotografica , ricorreggere la focalizzazione, fare attenzione alle vibrazioni e premere il pulsante di scatto.
Nell’ultimo periodo, varie aziende di settore hanno iniziato a proporre soluzioni “interessanti” per fotografare con il binocolo.
Vi sono due tipi principali di raccordo.
1) Quello che consente l’accostamento di una fotocamera digitale compatta
2) Quello che permette di collegare ,l’ormai omni presente, I-Phone.
E’ ovvio che i risultati ottenuti dipendano anche dalla qualità offerta da tutti accessori “in gioco”.
Nel primo caso, l’azienda che si è interessata al digibinning è stata Swarovski, che, fornisce, con la sua serie Swarovision, un raccordo chiamato SnapShot. Il collegamento è abbastanza facile. Personalmente ne faccio uso, più che altro per i meri riconoscimenti. La tecnica che trovo più utile è la seguente.
Messa a fuoco manuale, priorità di diaframma, la più “aperta” concessa, sistema di stabilizzazione attivato e mano fermissima. Personalmente ritengo il digibinning utile solo su soggetti statici , io lo uso per ricordarmi la zona in cui ho avvistato un soggetto o per inquadrare il rapace appollaiato su un ramo. In questo modo, con lo zoom da monitor, riconosco il soggetto, magari impossibile da riconoscere solo guardando nell’oculare. Questo è un risultato medio di ciò che si può ottenere a “mano libera.
E’ ovvio che , montando il binocolo su un supporto la riuscita sia senz’altro migliore ma, in tal caso, si andrebbe a perdere la compattezza del sistema.
Qui di seguito, pubblico una ottima fotografia ottenuta da Mike McDowell
La nota azienda giapponese Kowa, invece, pochi mesi or sono ha presentato il raccordo TSN-IP4S che consente di collegare tutti i binocoli della sua produzione, compreso il grande Highlander Prominar 32×82, al classico Smarphone I-Phone. Sono disponibili vari raccordi in base al modello di binocolo (e spotting-scope) utilizzato.
Come visibile , nelle immagini qui di seguito, i risultati sono molto interessanti e spesso vanno contro ogni possibile aspettativa.
Meopta, invece, ha creato il sistema MeoPix® 4/4S iScoping Adapter, anche in questo caso è stato prediletto l’utilizzo del più noto Smartphone.
http://www.youtube.com/watch?v=JSDEOMJ1u-k
Concludo con queste breve impressioni.
Molti fra voi, forse i più puristi scuoteranno la testa al solo pensar di rinunciare all’amato tele-obiettivo e reflex per la fotografia degli uccelli. Personalmente però, accolgo con estremo piacere questi gadgets.
Attualmente con i social network si è espansa la voglia di comunicare e di mostrare a parenti ed amici la propria vita quotidiana. Cosa c’è quindi di meglio che informare i giovani sulla presenza di questi strumenti che, quando accostati ad un semplice binocolo ed all’onnipresente smartphone potrebbero essere l’inizio di una nuova ed interessante passione.
Il mondo è la fuori che ci aspetta, proviamo a mostrare alle masse ciò che una vista disattenta e poco accorta non vede.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.