PREMESSA
Una fotocamera bridge di lunga focale, abbastanza compatta da essere portata nello zaino, abbastanza performante da soddisfare l’utente più esigente? Noi l’abbiamo provata sul campo e vi diremo le nostre impressioni.
Testo di Piergiovanni Salimbeni
Fotografie di Paolo Monti
DATI TECNICI E PRESTAZIONI
Come risaputo la Nikon P1000, è nata dalla voglia di offrire alla propria clientela una fotocamera, tutto sommato trasportabile, ma in grado di raggiungere una lunghezza focale molto elevata, superiore a quella conseguibile con i classici teleobiettivi da 400 – 600 mm .
E’ possibile leggere le sue caratteristiche tecniche sul sito di NITAL
Il precedente modello raggiungeva un fattore d’ingrandimento pari a 83X, con la P1000 ha infranto il muro dei 100X, fornisce, infatti, ben 125 X pari a 3000 mm di focale, una lunghezza gestibile nel settore del digiscoping più che nella fotografia naturalistica classica.
Questo sistema ottico di ripresa- video ad alto ingrandimento è condensato in una fotocamera bridge dotata di un piccolo sensore 1/2.3″ (5.6x), che- come vedremo- potrebbe avere dei limiti nella ripresa crepuscolare.
Per ridurre il peso, inoltre, è stato fatto abbondante uso di policarbonato: La Nikon P1000 non apparirà certo robusta e professionale, come la D850, tuttavia per le lunghezze focali che consente di ottenere è sicuramente leggera e compatta (circa 1400 g)
Rispetto alla precorritrice è stato anche migliorato (e di tanto) il mirino elettronico, così come il display. Peccato che non sia stata dotata di un sistema “touch screen” che sarebbe potuto essere molto utile nella fase di ripresa.
Per ciò che concerne la mera ripresa fotografia, posso confermare che il sensore è stato dotato di sedici milioni di pixel che uniti al piccolo sensore forniscono una buona gamma dinamica e dettagli soddisfacenti alla presenza di sufficiente luce.
Il “reparto video” permette la registrazione in 4K a ben 30fps (25 nel formato PAL). E’ possibile sfruttare anche sessanta fotogrammi al secondo, modificando le impostazioni base della fotocamera.. Non è ovviamente una videocamera professionale, ma nel caso in cui ricorrano le corrette situazioni (luce soddisfacente e cavalletto molto robusto) le immagini sono ottime soprattutto per quanto riguardo il riconoscimento dell’ Avi-fauna e la ripresa della superficie lunare, durante, ad esempio , le manifestazioni pubbliche.
Mi pare che potrebbe anche essere un valido aiuto per le forze dell’ordine per esaminare attività criminali a distanza in sicurezza e senza farsi scoprire.
PREGI E DIFETTI
PREGI
- Compattezza
- Escursione focale incredibile 24- 3000 mm
- Mirino elettronico pregevole
- Display basculabile
- Possibilità di riprendere nel formato 4K
DIFETTI
- Sensore piccolo
- Gamma dinamica inferiore a quella di un sensore APS-N
- Rumore ad alti ISO
- Qualche difficoltà nella messa a fuoco (ripresa video) in scarsità di luce
IN SINTESI
Riteniamo la Nikon P1000, un valido prodotto per chi non necessità di ottenere delle foto nitide e contrastate anche con scarsità di luce. E’ un prodotto quasi maturo- cui si potranno senz’altro approntare delle modifiche- e che consente di riprendere la Natura e il paesaggio a lunghezze focali estreme, tali da poter in parte non giustificare l’acquisto di un valido sistema di digiscoping (Spottingscope + reflex) sempre che non si abbia l’esigenza di fotografare e ottenere video in scarsità di luce.
All’atto pratico, ad esempio, mi sento di consigliarla per la ripresa di rapaci posati e nidi, aerei, panorami e in generale scene diurne. E’ limitata a causa del sensore e del sistema di messa a fuoco nell’osservazione degli animali crepuscolari, come ad esempio, gli ungulati, dove un Nikon 85 VR dotato di una reflex Nikon FullFrame con ottica fissa molto luminosa fornirebbe delle migliori prestazioni (ma a costi ben superiori).
E’ in grado di scattare sino 1/4000 di posa, ma non aspettatevi che sia in grado di agganciare i soggetti rapidi come le Reflex Top di Gamma di casa Nikon.
Ritengo sia un prodotto eccellente più’ per il birdwatcher che per il mero fotografo naturalista. Con la Nikon Coolpix P1000 sarà possibile osservare uccelli sfuggenti oltre i 3000 mm di focale, osservando in tutta tranquillità dal mirino elettronico o dal piccolo display. Oltretutto, con essa, si ottengono anche delle discrete macrofotografie.
Ricordiamo ai lettori che l’utilizzo di un sensore più grande, aumenterebbero notevolmente l’ingombro, i pesi e lo schema ottico attuale.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio, ancora una volta Marco Rovere e Maurizio Bachis di Nital per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per averci concesso – come sempre- di esprimere la mia opinione
DISCLAIMER
Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Ottobre dell’anno 2019. Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente Nital, distributore ufficiale dei prodotti Nikon.
Ritengo non sia molto utile scrivere e approfonditamente sulle prestazioni della Nikon Coolpix P1000, sul web ci sono decine di recensioni approfondite che analizzano le sue caratteristiche tecniche. Paolo Monti, però, una cosa l’ha fatta: al posto di recensire il prodotto dietro un tavolo si è immerso nella Natura tra paludi e laghi per ottenere qualche immagine a lunghissima focale, attraverso questa fotocamera bridge.
GALLERY DI PAOLO MONTI
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.