Spesso i lettori mi scrivono per chiedermi quale potrebbe essere un binocolo perfetto per osservare la natura e il cielo senza spendere molti soldi. La mia risposta è quasi sempre: ” un piccolo binocolo dotato di prismi di Porro”. Questa volta, infatti, vorrei parlarvi dei nuovi KOWA YF II 8×30 che ho ricevuto in visione da mhzoutodoor.com. Il modello 8×30 costa 159 euro e gode di ben dieci anni di garanzia.https://www.mhzoutdoor.com.
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Il video è disponibile anche con i sottotitoli in lingua inglese, chi vorrà, potra’ attivarli, dal pulsante presente in basso a destra nel pannello del video.
Vorrei come prima cosa confermare ai lettori perché in queste fasce di prezzo prediligo i binocoli con prismi di Porro. Direi, per vari fattori: come avrete avuto modo di leggere su Binomania.it, i prismi di Porro hanno meno passaggi aria vetro e sono quindi piu’ luminosi rispetto ai prismi a tetto, inoltre, non è necessario che siano trattati per la fase e questo- a parità di prezzo- li rende sia meno costosi sia piu’ performanti. Anche se la tecnologia costruttiva ha fatto passi da gigante e finalmente si possono acquistare binocoli economici dotati di prismi a tetto, ritengo che nella fascia sotto i duecento euro, i binocoli con prismi di Porro siano ancora molto concorrenziali. Se poi citiamo l’effetto tridimensionale a media distanza dato dalla distanza maggiore dei loro tubi ottici, il mix è completo.
Passo ora a descrivere le caratteristiche tecniche del modello 8×30 , ricordandovi che è presente anche un bellissimo 6X30 che ha maggiore campo di vista e una estrazione pupillare ancora piu’ ampia.

Se ricordate Kowa aveva presentato il primo modello della serie YF, esattamente dieci anni fa, nell’agosto del 2011. Su binomania.it potete leggere le mie impressioni. La nuova rivisitazione presenta un colore verde decisamente piu’ sobrio per l’uso naturalistico, inoltre – almeno a memoria – mi pare di riscontrare una messa a fuoco piu’ precisa.
Per quanto riguarda le sue caratteristiche tecniche, Il Kowa YF II 8×30 ha una distanza minima di messa a fuoco dichiarata di 5 metri, un campo visivo pari a 131 m a 1000 m, ossia 7.5 ° di campo reale, un diametro della pupilla di uscita di 3.8 mm e una estrazione pupillare di 16 mm. Pesa poco, la mia bilancia elettronica ha stimato un peso di. 432 g. Pur essendo un binocolo con prismi di Porro è decisamente compatto: 160x114x48mm. E’ ovviamente impermeabilizzato.
Meccanica e sistema di messa a fuoco
Come la maggior parte dei binocoli con prismi di Porro, l’ergonomia è perfetta: si impugna molto bene e si serra tra le mani con sicurezza, il dito medio è allineato sulla grande manopola e i miei pollici trovano un ampio spazio nello zona inferiore dello scafo ottico. L’armatura è spessa, con alcune zone ” a buccia di arancia” per aumentare il grip. Il ponte centrale è ovviamente molto ampio, così come la manopola che è decisamente piu’ grande rispetto alla quasi totalità dei binocoli con prismi a tetto. Questo è consentito dalla maggior distanza tra i tubi ottici che ha permesso ai progettisti di creare una manopola bella grande.
E’ presente la filettatura per il collegamento con i cavalletti fotografici e mi è piaciuta molto la sede- integrata nello scafo e quindi facilmente danneggiabile – per inserire la cinghia in dotazione che si è rilevata ben fatta e elasticizzata il giusto.

Nell’uso pratico ho riscontrato che questo binocolo mette a fuoco a una distanza inferiore rispetto a quanto dichiarato dalla Casa Madre. Nel mio caso, sono stato in grado di avere immagini nitide a due metri e ottanta centimetri. Da questa distanza- oltretutto- ho verificato con molto piacere che il Kowa YF II 8×30, impiega circa mezzo giro di corsa della manopola per raggiungere l’infinito che diventa piu’ o meno un quarto di giro da sei sette metri di distanza. Sono dei valori eccellenti che faranno felici molti appassionati. L’unico dubbio che ho, è dato dalla scelta di ricoprire il rotore con un rivestimento forato. Personalmente, infatti, ho notato che si solleva un po’ con le dita mentre si mette a fuoco. Avrei forse preferito una copertura zigrinata. Per il resto nulla da eccepire: la messa a fuoco è fluida “il giusto” e priva di impuntamenti.
E’ presente, inoltre, una ghiera per la regolazione delle diottrie sull’oculare destro che è priva di sistema di bloccaggio ma dotato di piccoli spessori atti a facilitarne la regolazione.
Ottica
Dato il favorevole prezzo di acquisto e la relativa fascia di utilizzo non è un binocolo dotato di ottiche ED, ma come sempre, grazie anche ai prismi di Porro, la qualità ottica è decisamente buona. Le immagini sono nitide contraste, la resa dei colori è neutra e grazie ai trattamenti Kowa risulta anche piu’ luminoso di alcuni binocoli con prismi a tetto, disponibili nella medesima fascia di prezzo.

Oculari
Il binocolo Kowa YF II 8×30 inquadra 7.5 gradi di campo, fornisce, quindi, 60° di campo, apparente. E’ un binocolo che non raggiunge le prestazioni degli antagonisti’ più grandangolari da 8 -8.5° (e piu’ costosi), ma, tutto sommato, l’immersione nella scena è piacevole. Gli oculari sono piccoli e comodi, anche per i ragazzi e i paraluce in gomma sono dotati di quattro posizioni (arresto, due intermedie, estrazione totale) . Come tutti i prodotti entry level non è prevista la possibilità di estrarre totalmente i paraluce per facilitare la pulizia della lente di campo degli oculari.
Alla distanza inter-pupillare di 65 mm ci sono ancora 23.5 mm di distanza tra gli oculari. La distanza minima che ho calcolato è di 50 mm, ma in questo caso la distanza tra gli oculari è decisamente limitata, circa 9 mm. In ogni modo è facilmente utilizzabile dai bambini, visto che mia figlia lo sta usando da quando mi è arrivato in prova.
Prismi
Come anticipato sono prismi di porro in vetro BaK-4, la pupilla di uscita è circolare, non si notano vignettature apprezzabili, solo qualche riflesso nei pressi della pupilla di uscita, ma non vorrei sembrare troppo pignolo visto la fascia di prezzo in cui è proposto.

Trattamenti
IL binocolo Kowa YF II 8×30 vanta l’utilizzo di rivestimento da binocolo semi pro, come il KR (Kowa repelling) che oltre a facilitare la pulizia degli obiettivi, evita l’agglomerazione delle gocce d’acqua. Ovviamente Kowa dichiarate che tutte le superfici ottiche sono multi-strato. Ricordo infatti che spesso molti binocoli economici hanno dei trattamenti antiriflesso ma non su tutte le superfici.
Passo ora a esporre le aberrazioni cromatiche e geometriche che rilevato sul campo
Aberrazioni
Aberrazione cromatica al centro del campo
Qui ho notato un’ottima prestazione: è pressoché invisibile nella maggior parte dei casi e si nota, talvolta, solo nelle forti condizioni di illuminazioni o su soggetti in controluce.
Aberrazione cromatica laterale
Anche qui ho rilevato delle ottime prestazioni. Nelle giornate limpide e terse, non si percepisce, neppure osservando dei rami stagliati sullo sfondo azzurro del cielo n ( molti binocoli a tetto ED dal quadruplo del prezzo , cedono con questo test) . Per notare l’aberrazione cromatica laterale è necessario osservare oggetti molto luminosi in controluce o in presenza di cielo grigio e luminoso. In questo caso si percepisce verso l’80% dal centro del campo, come piccolo alone, verde- viola. Brava Kowa!
Curvatura di campo
Non è un binocolo a campo piatto, le immagini sono nitide sino al 75% a partire dal centro del campo. E’ possibile migliorare la prestazioni, focheggiando un po’ verso il bordo.
Distorsione angolare
Presente, a cuscinetto ma non molto elevata. si nota verso l’80%
Altre aberrazioni nell’uso astronomico
Come risaputo l’osservazione dei campi stellari mostra altre aberrazioni geometriche come la coma e l’astigmatismo. Osservando il cielo con questo piccolo binocolo ho rilevato che osservando, stelle di II magnitudine, con il Kowa YF II 8×30, si nota verso il 70-75% del campo, la presenza di astigmatismo e di coma (anche se è sempre difficile da verificare con precisione la loro prevalenza).

Impressioni sul campo
MI è piaciuto molto la nuova rivisitazione della serie YF di Kowa. Da amante dei binocoli con prismi di Porro ho apprezzato molto le sue varie doti come la luminosità, la velocità della messa a fuoco, l’ottima ergonomia e il contenimento delle aberrazioni cromatiche. Per 150 euro, difficile trovare molti antagonisti.
Adesso vediamo insieme i pregi e i difetti!
Pregi
- Ergonomia
- Luminosità
- Buon bilanciamento dei colori
- Buon contenimento del cromatismo residuo
- Nitidezza e contrasto in asse che rivaleggia con binocoli dal prezzo superiore
- Adatto e comodo anche per i piu’ piccoli
Difetti
- Non è il binocolo piu’ grandangolare, la concorrenza supera spesso gli otto gradi
- Avrei preferito una zigrinatura sulla manopola

Per chi ambisse a una maggior profondità di campo, un campo di vista più ampio e una migliore estrazione pupillare potrei suggerire la versione 6X,
In definitiva
Il Kowa YF II 8X32 si è rilevato un ottimo binocolo entry-level che strizza l’occhio alle osservazioni naturalistiche. Potrebbe essere un valido regalo per i birdwatchers in erba ma anche per gli appassionati che hanno un binocolo di alta qualità e vogliono qualcosa di dignitoso e ben sfruttabile senza spendere molti soldi.
Ringraziamenti
Ringrazio Angelo Pantano di Mhzoutdoor per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test e per avermi lasciato come sempre libero di citare le mie impressioni.
Prezzi e garanzia
Kowa YF II 6×30: 149 euro IVA INCLUSA
Kowa YF II 8×30: 159 euro IVA INCLUSA
La garanzia è di dieci anni
Disclaimer
Binomania non è un negozio, in questo sito troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di MHZOUTDOOR, cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.