Nella vita non si può avere tutto..già, anche se noi appassionato gradiremmo di si. Per tale motivo, spesso, si devono sempre fare delle scelte. Per chi preferisce la fotografia naturalistica all’osservazione e non ha abbastanza soldi, spazio e tempo per acquistare anche un performante Spottingscope è arrivato il Lens2Scope. Cerchiamo di comprendere di cosa si tratta.

L’idea.
Come ho anticipato il Lens2Scope è stato creato per osservare il cielo e la natura attraverso i comuni teleobiettivi fotografi. Per tale motivo, premetto che la qualità delle immagini fornite sarà direttamente proporzionale alla qualità dell’ottica fotografica utilizzata.
Personalmente ho testato questo prodotto con il Canon 400 EF L F/ 5.6, rinomato per la sua qualità ottica.

Meccanica e costruzione
E’ un accessorio semplice, leggero e composto da materiale plastico.
Il cuore del sistema è formato da 5 elementi in 3 gruppi. L’oculare possiede una lunghezza focale di 10 mm, mentre il prisma utilizzato è a tetto.
Ovviamente la versione angolata “dovrebbe” fare uso di un sistema a semi –pentaprisma a tetto accostato ad una prisma parallelo atto a creare la deviazione a 45°
Il campo di vista massimo, ottenibile senza vignettatura, è pari a 42°, cosi come l’uscita massima pupillare che è pari a 2.5mm. Questo fattore dipende dalla lunghezza focale del teleobiettivo utilizzato.
Oculare
Date che le caratteristiche tecniche dell’oculare in dotazione è facile comprendere che l’ingrandimento ottenuto sarà proporzionale alla lunghezza focale dell’obiettivo utilizzato.
Inserisco, nella tabella, qui di seguito qualche esempio.
Teleobiettivo | Lunghezza focale | ingrandimento ottenuto attraverso il Lens2Scope |
Canon 400 EF L F.5.6 | 400mm | 40X |
Canon 70-200 F4/is | da 70 a 200mm | da 7 a 20X |
Sigma 100-300 F/4 | da 100 a 300mm | da 10X a 30X |
Sigma 800mm | 800mm | 80X |
L’azienda precisa che è possibile utilizzare anche le ottiche specifiche per la macrofotografia. In tal caso quelle che forniscono un rapporto di ingrandimento 1:1 generano 25 ingrandimenti.
La messa a fuoco si attua attraverso la ghiera dell’obbiettivo ed, in media, è concesso un accomodamento delle diottrie compreso fra -5 e +3.
Il lens2Scope è leggero: 185 gr distribuiti su 18 x 8 x 9 cm. Di serie è fornito un supporto per collegare l’ottica alla piastra fotografica. Tale accessorio, però, è raccomandato unicamente per le ottiche molto leggere. In dotazione è presente una custodia, per non graffiare l’accessorio che si riesce a custodire, comodamente, nel tascotto della giacca fotografica o nello zaino, dato che occupa veramente poco spazio
Compatibilità
Esistono quattro tipi di baionette d’innesto: Per Canon EF (EF-S) per le ottiche serie Nikon Dx, per Sony Alpha e per Pentax K. Non è disponibile, purtroppo, per le ottiche Zuiko Olympus Digital.
Il Lens2scope non è, ovviamente, utilizzabile con le lenti prive di messa a fuoco manuale (drive by wire) ossia a guida elettronica.

Per una comparativa con il classico Spottingscope mi sono avvalso di uno fra i migliori cannocchiali terrestri: lo Swarovski ATM 80 HD.
Ho montato i due strumenti su una montatura altazimutale ed ho provato a verificarne le prestazioni sia nell’uso diurno che astronomico. Ho anche fatto qualche uscita in mezzo alla natura insieme con alcuni collaboratori di Binomania
Le prestazioni al centro del campo, quando montato sul Canon 400EF L, sono decisamente buone, ancora meglio di quanto presupponevo.
Il contrasto è buono e l’aberrazione cromatica al centro del campo è , talvolta, presente, ma decisamente contenuta. Questa buona prestazione dipende dall’eccellente qualità ottica del teleobiettivo Canon. Di fatto, leggendo altre recensioni sul Web con ottiche fotografiche più economiche, le impressioni non sono state cosi lusinghiere.

rapidamente in cima ad una montagna, Notate, in ogni modo, l’ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica al centro del campo ed il contrasto, dovuto, soprattutto alla qualità del teleobiettivo utilizzato.
Anche nella osservazione della luna piena, ponendo il nostro satellite naturale, al centro del campo, non si evidenzia alcuna traccia evidente o fastidiosa di aberrazione cromatica. Il campo apparente cosi piccolo, dovuto allo schema ottico semplice dell’oculare, fornisce ovviamente delle stelle puntiformi quasi sino al bordo del campo.
La tonalità dei colori, rispetto allo Swarovski ATM 80HD è più calda, la luminosità, è ovviamente inferiore. Il difetto principale è il campo apparente che è esattamente la metà di quello fornito dallo Swarovski ATM 80HD a 40X.
E’ ovvio che tale strumento non ha la pretesa di sostituire un cannocchiale terrestre ed anche abbastanza assurdo ritenere che possa sostituirlo in toto.. Personalmente ritengo sia un eccellente accessorio per tutti i fotografi naturalisti che spesso perdono una giornata a causa dell’assenza di avi-fauna a distanze fotografiche agevoli. Oltretutto, grazie al suo peso contenuto, il fotografo non è costretto a sacrificare qualche accessorio od ottica che potrebbero essere indispensabili durante la sessione giornaliera.
Durante le mie escursioni presso l’Oasi di Brabbia, quando volevo “viaggiare leggero” ho sempre preferito questa semplice configurazione. Del resto portare con sè, una reflex, due o tre ottiche, un binocolo, un cavalletto ed anche uno spottingscopes, può non essere una operazione cosi agevole come potrebbe apparire, soprattutto quando le escursioni durano varie ore e si è fotografi itineranti.
Nelle solite giornate di “magra” dove gli animali, per qualche motivo oscuro, si posano a decine di metri di distanza dalla propria postazione, è sufficiente montare, in un secondo, questo accessorio e divertirsi a riconoscere le specie presenti. Varie volte, con i rapaci lontani decine di metri, quando neppure il binocolo 8.5x era sufficiente ho potuto riempire con profitto la mia sessione mattutina grazie all’uso del Lens2scope. E’ bastato estrarlo dallo zaino fotografico e collegarlo rapidamente al teleobiettivo.
Critiche e suggerimenti
Il Lens2Scope si è rilevata una ottima idea. Ritengo che l’azienda potrebbe creare anche un sistema più performante anche se ovviamente più costoso. L’utilizzo di prismi migliori e di oculari grandangolari potrebbero soddisfare anche i naturalisti più esigenti, che possiedo teleobbiettivi di altissima qualità.
Disclaimer. Questa recensione è stata pubblicata nel mese di Dicembre dell’anno 2011.
Si specifica che le impressioni d’uso sono totalmente personali e date dai tester di Binomania in completa libertà, senza vincolo e rapporto commerciale alcuno e sulla base di esperienza comprovata nell’utilizzo di tali strumenti ottici. Per eventuali informazioni, aggiornamenti e/o variazioni sui prezzi, sulle caratteristiche dello strumento, su i punti vendita autorizzati o altre informazioni in genere, si prega di contattare direttamente il distributore italiano cliccando sull’immagine qui di seguito.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.