Nel corso delle ultime settimane vari sono stati i commenti da parte degli ambientalisti riguardo l’utilità del lupo ,ormai sempre piu’ presente all’interno del territorio italiano, per la gestione dei cinghiali, ma c’è anche chi si oppone con forza.
Ripropongo ad esempio, il commento della presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco, la quale, fu intervistata il 21 di Novembre 2020 sul sito l’Eco dell’Alto Molise (rif:https://ecoaltomolise.net/lupi-confidenti-wwf-lunico-freno-veramente-efficace-contro-laumento-dei-cinghiali/)
«In tanti sottolineano giustamente che un lupo è meno pericoloso per l’uomo di un cane di grossa taglia e che la sua presenza rappresenta l’unico sistema di controllo veramente efficace della popolazione di cinghiali che invece sotto la ormai decennale pressione dei cacciatori continuano ad aumentare, come il WWF sottolinea da tempo e come diversi studi in varie parti del mondo hanno ben dimostrato».

Il giorno 4 febbraio 2021, il Deputato italiano Sergio Berlato ha pubblicato sul suo sito web personale, un comunicato stampa che è in netta opposizione con quanto appena citato.
Riporto qui di seguito il testo completo:
” Qualche animal-ambientalista, ricordando la famosa canzone di Angelo Branduardi “Alla fiera dell’est”, ritiene che per risolvere un problema se ne debba creare uno più grande. Ricordando che qualche animalista suggerì di liberare gli alligatori in Italia per contrastare la diffusione delle nutrie, ora qualcun altro ipotizza che per limitare la presenza dei cinghiali sul nostro territorio servano i lupi. Le continue predazioni, il rinvenimento di bestiame e di animali di affezione sbranati da questi grandi carnivori raccontano una storia ben diversa da quella che gli animal-ambientalisti vorrebbero rappresentare. Il fatto che il lupo sia arrivato anche sui Colli Euganei, territori frequentati da famiglie e amanti della natura, deve destare in noi una profonda e motivata preoccupazione perché il lupo mangia carne viva. Se il lupo riesce a mangiare un cinghiale che pesa più di un quintale, immaginiamo come si può comportare se, affamato, si imbatte in una persona che pesa una settantina di chili. L’incontrollata proliferazione della fauna selvatica porta a un’alterazione dell’ecosistema e non contribuisce al miglioramento della biodiversità. Risulta del tutto evidente che le Istituzioni devono affrontare queste tematiche in modo obiettivo e sulla base di nozioni gestionali di natura tecnico-scientifica e non sulla base dell’emotività di chi crede che i lupi in circolazione siano quelli delle fiabe di Walt Disney e dei tre porcellini. Se nei secoli il lupo è sempre stato considerato come nemico dell’uomo e delle attività produttive, una ragione ci deve pur essere. Fonte: https://sergioberlato.it/comunicati-stampa/serve-un-serio-piano-di-controllo-e-di-contenimento-della-fauna-selvatica/
Cosa ne pensate, cari amici di Binomania? Se vorrete, potete commentare direttamente sotto questo articolo.
Grazie

Piergiovanni Salimbeni: Lavora in qualità di Opinion leader nel settore ottico sportivo da oltre quindici anni. E’ l’autore e fondatore di Binomania. Collabora ed ha collaborato, inoltre, con varie riviste italiane: Itinerari e Luoghi, Cacciare a palla, Armi e Tiro, La Rivista della Natura, Nuovo Orione, Le Stelle, Coelum. Appassionato di fotografia di paesaggio, potete vedere le sue fotografie visitando: www.piergiovannisalimbeni.com
Ciao. Grazie per l’opportunità. Io penso innanzitutto che la pessima gestione dei cinghiali sia dovuta al pessimo approccio della caccia che in realtà ha fatto piu’ danni che altro. Il lupo, come ricordano giustamente quelli del WWF è meno pericolo di un cane randagio per noi uomini ma potrebbe essere una valida soluzione. Un caro saluto e complimenti per aver iniziato a trattare anche queste tematiche. Carlo
Salimbeni, il lupo non è la soluzione: la caccia di selezione ben programmata e ragionata e’ l’unica soluzione a riguardo. Mi dispiace per gli animalisti ma che pensino anche agli allevatori italiani. Saluti
Al solito Berlato porta avanti una campagna di terrore nei confronti del lupo, basata sui soliti stereotipi del 1600. Uno che di ecosistemica ed ecologia sa ‘na fava e forse dovrebbe smetterla di leggere “Cappuccetto rosso”.
Forse il signor Berlato dovrebbe imparare a guardare i dati dei ricercatori che hanno dedicato la vita agli studi naturalistici, invece che fare il solito paladino dei cacciatori.
Ricordo che nel resto d’Europa il lupo e’ considerato animale utile: anche la Spagna che notoriamente non aveva comportamenti ambientalistici e protezionistici, ne ha ora vietato la caccia
A me piacciono molto i lupi,ma penso che un branco di lupi possa essere assai pericoloso per degli escursionisti.Ricordiamoci che i lupi si muovono,e cacciano,in branco.