Video Reportage: Visita all’Oasi LIPU Massaciuccoli con lo Zeiss Harpia 95 e gli Zeiss Victory SF 42 e Victory SF32

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Nel 1979,  nei pressi del Lago di Massaciuccoli nacque il Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Nel 1985 fu affidata la Gestione alla LIPU (Lega  Italiana Protezione Uccelli) e nacque così l’Oasi Lipu Massaciuccoli.  Io ho avuto il piacere di visitarla, due settimane fa, in compagnia della mia famiglia e degli Zeiss Harpia 95 e Victory SF 42 e Victory SF 32.
Ogni anno piu’ di 40.000 persone visitano questa stupenda zona che vi mostrerò in questo breve video e che descriverò nel reportage.



Questo lago si è formato nel corso dei secoli in una grande depressione che si originò durante la creazione dell’Appennino. È una classica laguna costiera che è arretrata con l’avanzare della linea di costa e a causa dei sedimenti trasportati dai fiumi pisani e della Versilia. Attualmente occupa circa 2000 ettari di cui ben 700 di specchio lacustre. In pratica è la zona umida piu’ grande e importante della Toscana.

Immagine: Il Lago di Massaciuccoli durante una giornata molto ventosa di inizio luglio

Come vedrete nel video, questo stagno costiero di acqua dolce è circondato dalla classica vegetazione lacustre: le acque sono mediamente basse tra 1.6 metri e 4 metri. In questa palude ci sono due tipologie principali di vegetazione, il falascheto e il canneto. Il primo è piu’ presente nelle aree interne dell’oasi, il secondo prevale su sponde e canali.  Il falascheto ha un fusto cilindrico colmo di foglie molto coriacee e con margini seghettati. A causa della  sua altezza e alla lenta decomposizione delle foglie, quando è completamente insediato in un habitat, raramente consentirà la colonizzazione di altre specie. Si nota, in ogni caso anche la presenza della salcerella e della felce palustre. Rispetto ad altre paludi dove regnano i canneti, l’ampia superficie di falascheto qui a Massaciuccoli dipende prettamente dall’acqua che è decisamente molto alcalina. Mistero svelato!

Immagine: E’ possibile visitare la maggior parte dell’Oasi attraverso le suggestive passerella a palafitta

Oltre al canneto colmo di cannuccia di palude è presente la dulcamara e il vilucchione. Ma è anche possibile ammirare nelle torbiere a sfagno, la pianta carnivora Dròsera Rotundifolia. La torbiera, inoltre, è composta da un muschio di origine nordica che arriva dritto, dritto dall’ultima glaciazione. Specie protette e molto rare, quindi da proteggere sono: l’orchidea palustre e l’ibisco rosa


Da un punto di vista faunistico, seppur questo non sia il periodo piu’ adatto, l’oasi Lipu di Massaciuccoli si contraddistingue per la presenza di molti uccelli. Ci sono oltre 200 specie differenti. D’inverno, infatti, questo è il regno di svassi, anatre, cormorani e gabbiani, mentre durante il periodo migratorio è possibile ammirare sterne, gabbianelle, mignattini, ma anche il combattente, la pantana, la pettegola, il chiurlo maggiore e il beccaccino.
 Negli ultimi anni, inoltre, è aumentata la presenza di uno dei miei rapaci preferiti, il falco pescatore. Sono stati installati, infatti, due posatoi sugli alti pali delle bilance. Non dimentico, ovviamente, il falco di palude, visto che è una zona perfetta per le sue abitudini, pare ce ne siano ben 30 copie nidificanti.

Questo è, anche l’habitat naturale per l’airone cenerino, il bianco maggiore, o la garzetta che si possono vedere durante tutto l’anno. E’ anche un posto perfetto per la nidificazione del cavaliere d’Italia e per l’airone rosso che pare, popoli una colona di ben 150 coppie nidificanti, in pratica la seconda in Italia.

Immagine: Il Cavaliere d’Italia – fotogramma estrapolato dal video ripreso con lo Zeiss Harpia 95

Insomma, mi pareva doveroso fare un giro presso l’Oasi Lipu di Massaciuccoli anche perché in questa stupenda zona è possibile vedere spesso e volentieri, il tarabuso  e il tarabusino che come saprete sono delle specie un po’ elusive. I piu’ fortunati, inoltre, potranno udire o sentire anche il porciglione!
Concludo con i passeriformi: dalla cannaiola, al cannareccione, alla rara salciaiola, sino all’usignolo di fiume e al pendolino!

Ricordo che l’oasi è visitabile gratuitamente tutto l’anno e che come sempre, è possibile fare una modica donazione. È presente, inoltre, un piccolo museo riguardante l’ecologia della Palude formato da tre stanze, compreso di sala didattica ed espositiva.

Penso, però, che il luogo piu’ suggestivo sia il percorso Natura e soprattutto la  stupenda  camminata in legno su palafitta lunga quasi un chilometro.
Ci sono, inoltre, ben quattro osservatori, due dei quali dominano il lago e che sono una meta perfetta per tutti gli appassionati di osservazioni , fotografia e digiscoping, come il sottoscritto.

Da cui pare sia possibile vedere spesso il falco pescatore o il tuffetto.
Gli altri due capanni, invece, si affacciano sui chiari che è una zona perfetta per ammirare gli aironi.
Concludo questa breve gita nel giardino per  le farfalle,  una piccola oasi di pace e di biodiversità , colma di pioppi, ontani e olmi, in cui echeggiano i canti, dei cardellini, dei verzellini e dei codibugnoli e, in primavera, del usignolo.

Immagine: Mi sono divertito a riprendere gli uccelli a lunga distanza, anche se la passerella non era l’ideale per la tecnica del digiscoping

COME ARRIVARE?

L’Oasi di Massaciuccoli si trova nel comune di Massarosa in provincia di Lucca ed è all’interno della Riserva naturale del Chiarone, nel Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. E ‘possibile raggiungerla tranquillamente in macchina o in autobus, e si trova vicino a città molto note come Viareggio, Lucca e Pisa.

 

 

Per gli appassionati di Opera consiglio, inoltre, di visitare Torre del Lago Puccini e la villa del noto compositore Giacomo Puccini. Ricordo, infatti, che la piccola frazione di Viareggio ospita uno dei piu’ bei festival della musica Lirica, mondiale, oltretutto in un contesto naturalistico da mozzare il fiato.

Immagine: uno scorcio dello studio di Giacomo Puccini presso la Villa omonima.

 

ZEISS HARPIA 95 E ZEISS VICTORY SF42 e SF 32, l’ennesima conferma

La scelta di utilizzare lo Zeiss Harpia 95, avvenuta due anni fa, si sta rilevando molto soddisfacente. Anche questa volta, complice un vento fortissimo, non ho potuto che apprezzare il grande campo di vista ai bassi ingrandimenti (23X) fornito da questo spotting scope Top di Gamma, inoltre l’ottima correzione dell’aberrazione cromatica mi ha consentito di avere una ottima percezione dei colori anche nelle ore pomeridiane e su soggetti in controluce.  Alcune aziende concorrenti hanno ideato adattatori molto macchinosi e pesanti da utilizzare, il piccolo oculare con barilotto in metallo e il semplice adattatore fotografico, progettati da Zeiss, consentono, di passare rapidamente dall’osservazione naturalistica alla fotografia attraverso la tecnica del digiscoping e alla video ripresa.

Che dire degli Zeiss Victory SF 8×42 e 8×32?  Premesso che, vista la giornata soleggiata, avremmo potuto utilizzare soltanto il piu’ leggero 8×32, posso confermare che, ancora una volta, Zeiss ha dimostrato di aver progettato dei binocoli perfetti per il birdwatching, il campo è molto ampio, la messa a fuoco rapida e veloce, il contenimento dell’aberrazione cromatica è ai massimi livelli e soprattutto, entrambi i binocoli, forniscono un pregevole contenimento dei riflessi durante l’osservazione dei soggetti in controluce.  Ho una buona esperienza nell’osservazione del falco di palude che sovente mi ha mostrato aberrazione cromatica nei Top di Gamma. Sia nel SF 8×42 che nel SF 8×32 le immagini erano molto nitide, contrastate, senz’alcun alone intorno al piumaggio e con una ottima rappresentazione dei colori. In sintesi: una visione veramente spettacolare.
Sono prodotti costosi ma penso che il loro acquisto valga tutti i soldi spesi. Buone osservazioni a tutti voi.

Piergiovanni