Video recensione del binocolo Oberwerk BT-127XL-SD

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Credo che molti tra voi saranno contenti di leggere le mie impressioni relative al binocolo gigante  Oberwerk BT-127XL-SD che ho ricevuto in visione circa un mese e mezzo fa da Oberwerk Europe. È dotato di una coppia di tripletti apocromatici da 127 mm di diametro con vetri FCD100 e FK-61. Il binocolo con una coppia di oculari da 14 mm e di un trolley costa 4699 euro Iva Inclusa, la forcella costa 419 euro, mentre il treppiede di legno ne costa 299. Tutti i prodotti beneficiano di tre anni di garanzia.
 L’ho provato sia nell’uso astronomico, sia nell’uso diurno. Ve ne parlerò approfonditamente  all’interno della video recensione e di questo articolo.
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MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

 

Se si eccettua il Fujinon 25×150 e qualche binoscopio questo è il binocolo con ottiche di alta qualità piu’ grande che io abbia mai provato. Ho,infatti, posseduto per qualche anno il binocolo Vixen BT126 che però era un semplice acromatico, ho testato l’APM 120 SD e anni fa provai un GHT da 120 mm di diametro. La novità introdotta da Oberwerk è l’interessante tripletto composto da un elemento in vetro FCD100 che ha una dispersione prossima alla fluorite. Capirete, quindi che le aspettative erano molto alte, soprattutto per l’utilizzo a ingrandimenti superiori ai 50X. Oberwerk Europe ne garantisce, infatti, la collimazione sino a 93X.

Immagine: un bel primo piano sul binocolo Oberwerk BT-127XL-SD

Come potrete vedere nella video recensione, questo  binocolo possiede una elegantissima livrea bianca, molto apprezzata tra gli appassionati di astronomia. Lo scafo è in lega di magnesio. La mia bilancia elettronica ha rilevato un peso, senza tappi e oculari, di  undici chili e 180 grammi, distribuiti su circa sessanta centimetri.. La vernice è spessa e ben depositata, le rifiniture ,rosse anodizzate, riprendono il colore della coppia di oculari in dotazione che forniscono 46X.  È presente, come in tutta la serie BT, una maniglia con passo Picatinny per consentire l’utilizzo di innumerevoli accessori, la filettatura posteriore da 3/8 e ¼ per il collegamento alle pesanti teste video ma soprattutto alla forcella che è stata costruita specificatamente da Oberwerk per reggere questo binocolo. I paraluce sono retrattili, i copri-obiettivi sono metallici e si avvitano sulla filettatura. L’interno mi pare ben opacizzato.

Ottima  la valigia in dotazione, un vero e proprio trolley  dotato di due ruote. È molto robusto, propone rifiniture di alta qualità  e due serrature di sicurezza. Penso che acquistandolo separatamente si dovrebbe senz’altro spendere qualche centinaio di euro. La messa a fuoco è singola su ogni oculare, ho calcolato una distanza minima di messa a fuoco di poco inferiore ai venticinque metri. Il sistema di blocco degli oculari è il solito proposto da Oberwerk con un anello interno che si va a stringere sul barilotto degli oculari e che predilige l’uso degli oculari con barilotto liscio.

 

 

OTTICA

Obiettivi
Vorrei ora parlare degli obiettivi. Come spero ricorderete  il binocolo Oberwerk 100 SD è composto da un doppietto con un elemento in vetro FCD100, che è quasi paragonabile al vetro FLP53 e risulta migliore rispetto al FK-61. L’ Oberwerk BT-127XL-SD, invece, possiede un tripletto composto da entrambi i vetri. Luminosità a parte, dato che non ho potuto compararlo con i doppietti da 120 mm di diametro, ha dimostrato un ottimo contenimento della aberrazione cromatica, un ottimo contrasto e una nitidezza elevata e un colore abbastanza neutro senza tonalità evidenti. Insomma, avrete compreso che otticamente è superiore, ad esempio, ai recenti binocoli da 120mm  di diametro definiti “HD”.

Immagine: i grandi obiettivi da 127 mm di diametro

Oculari

Come risaputo, tutta la serie “Oberwerk BT XL”  consente l’utilizzo di oculari astronomici anche se il sistema di fissaggio a collare Oberwerk predilige quelli con il barilotto liscio. Anche con questo modello, è presente una coppia di oculari da 14 mm di diametro che fornisce 46X e 70 gradi di campo apparente. Sono, inoltre, disponibili altre due coppie di oculari in grado di offrire 30X e 93X. Consiglio vivamente l’utilizzo di questi oculari, non tanto per le loro prestazioni globali, ma perché hanno un barilotto liscio che evita le classiche scollimazioni che potrebbero presentarsi facendo uso di oculari astronomici con il barilotto scanalato. La distanza interpupillare minima che ho misurato in questo esemplare è di 62 mm, mentre alla distanza di 65 mm quella tra gli oculari è di circa 14 mm.

 

Prismi 
I prismi sono molto grandi, come era lecito aspettarsi, anche a bassi ingrandimenti non ho notato apprezzabili vignettature e la pupilla di uscita si è rilevata perfettamente circolare.

Trattamento anti-riflessi

Anche in questo caso i trattamenti anti-riflesso sono presenti su ogni superficie ottica e sono molto preformanti. Il contrasto è molto alto.

 


 ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE

Aberrazione cromatica
Per ciò che concerne l’aberrazione cromatica, penso ci sia poco da dire: ha un ottimo contenimento del cromatismo residuo, a qualche amico, anticipai, subito dopo le prime osservazioni che mi sembrava un Kowa Higlander alla fluorite, ma da 127 mm di diametro. Posso confermare  il cromatismo residuo si palesa lievemente in alcune pessime condizioni di illuminazione, mentre la resa ad alti ingrandimenti sulla Luna è eccellente.

Curvatura di Campo
Dipende dagli oculari utilizzati. Riferendomi a quelli di serie, vi posso confermare che il binocolo fornisce una immagine quasi piatta sino al bordo del campo.

Distorsione angolare 
Presente ma minima

Altre aberrazioni
Nell’uso astronomico, sempre con gli oculari di serie, la puntiformità stellare è ottimale sino a quasi il bordo estremo del campo. Devo dire che gli oculari di serie assolvono alla perfezione il loro compito, ovviamente oculari di qualità superiore miglioreranno leggermente le prestazioni di questo binocolo gigante.

 

Immagine: i paracolpi della forcella sono indispensabili per proteggere gli obiettivi da urti accidentali

 

IMPRESSIONI SUL CAMPO

 

E’ giunto il momento di descrivere le mie impressioni d’uso e penso che questa parte per molti di voi sarà la piu’ interessante. Inizio con il sintetizzarvi ciò a cui ambiva  Kevin Busarow con questo progetto, soprattutto perchè  ho avuto il piacere di discuterne personalmente. In primis, voleva creare una via di mezzo tra un  binocolo da 120 mm e un 150 mm. I  binocoli da 150 mm di diametro, attualmente presenti sul mercato, sono  molto costosi e ingombranti, mentre questo, pur essendo un tripletto l’ho trovato ben gestibile anche da una sola persona.

L’unico fattore da considerare, che ho appreso dopo qualche ora di utilizzo è che per percepire il giusto posizionamento sulla filettatura, occorre spostare la piastra a circa un paio di millimetri fuori dalla base della forcella, percepire il click dei  pin che si inseriscono nei fori e poi avvitare la manopola. Le prime volte, ammetto di aver avuto un po’ di difficoltà e di aver pensato  che un morsetto simile a quello delle montature astronomiche sarebbe potuto essere una valida soluzione. 

La forcella, inoltre, mi è sembrata il giusto compromesso tra la produzione di serie, l’abbattimento dei costi e la robustezza. A 50X l’assestamento delle vibrazioni- focheggiando è quasi immediato, occorre attende un paio di secondi quando si osserva a medio alti ingrandimenti. Penso che la situazione possa migliorare, proprio inserendo un morsetto e utilizzando una comune barra tipo Vixen per bilanciare meglio lo strumento che, di serie, è molto sbilanciato verso i pesanti tripletti. Il treppiede svolge il suo lavoro, oltre a mostrare finiture di buona qualità. Ho lasciato spesso il binocolo montato sul treppiede per vari giorni e questo sostegno non ha mai mostrato segni di cedimento

Kevin, inoltre, voleva proporre un binocolo che avesse una eccellente qualità ottica, in proporzione al suo rapporto focale e credo, onestamente che ci sia riuscito. Gli obiettivi sono ottimi, in rapporto allo schema ottico ( è aperto a circa F/.5). Per quanto riguarda, invece, le osservazioni diurne, turbolenza a parte, il potere risolutivo è molto elevato. Sono riuscito a osservare, talvolta a 100X percependo dettagli invisibili al classico  binocolo da 100mm che però consiglio sempre per chi ambisce a una maggior trasportabilità, maneggevolezza e a un intenso utilizzo diurno. Questo diametro, infatti, risente spesso della turbolenza diurna e talvolta il suo grande potere risolutivo potrebbe essere limitato dalla necessità di osservare a medio bassi ingrandimenti nelle ore pomeridiane.

 

OSSERVAZIONE ASTRONOMICA

Cielo Profondo

Nell’uso astronomico sono rimasto stupefatto! Credo fortemente che anche gli appassionati che non potranno permetterselo, dovrebbe guardare almeno una volta la Nebulosa di Orione o la galassia di Andromeda con questo binocolo! Il diametro c’è …e si sente, forse anche grazie alle ottiche di alta qualità,. Psicologicamente parlando, mi è parso di avere una marcia in piu’ rispetto alle osservazioni effettuate con il Vixen BT126 o con l’IBIS 120 HD. Almeno a memoria mi è parso, infatti, di vedere piu’ nettamente gli oggetti del cielo profondo grazie all’ottimo contrasto che staccava dal cielo, oggetti evanescenti tipo la Nebulosa del Granchio (M1) nella costellazione del Toro.

Credo che potrebbe essere uno strumento definitivo che ingloba la potenza di un telescopio e la comodità di gestione di un binocolo, due caratteristiche incentivate dalla visione con due occhi.

Il meglio di sè, lo ha dato, almeno nel mio caso, non dal giardino di casa ma in montagna dove ho apprezzato varie galassie nell’Orsa Maggiore, nettamente visibili rispetto alle classiche osservazioni effettuate con l’Oberwerk 100 SD, mi riferisco soprattutto a M51 che mostrava nettamente la forma dei suoi bracci a spirale.

Immagine: se sei un astrofilo devi osservare il Cielo con questo binocolo, prima o poi..

Luna e Pianeti

Molti lettor,i quando hanno saputo che ero in possesso di un esemplare di Oberwerk BT-127XL-SD mi hanno chiesto di testarlo sulla Luna e i pianeti. Anche io, in tutta onestà, ero molto curioso di approntare un test del genere, soprattutto per verificare il reale contenimento di un questo tripletto  da 127 mm di diametro ch,e seppur eccellente a livello di composizione dei vetri è pur sempre aperto a circa F/5. Devo confermare che osservare la Luna a 100X con questo binocolo è molto appagante. Rispetto a un classico binocolo definito HD, non si nota  aberrazione cromatica e quando alcuni ED APO ne mostrano un accenno sui picchi lunari e i bordi dei crateri piu’ luminosi, nel Oberwerk BT-127XL-SD è praticamente assente e si palesa soltanto come lievissimo alone blu-verde intorno al bordo della luna piena.

 Di contro,  non ha la nitidezza di un costosissimo rifrattore apocromatico da 150 mm  con un rapporto focale piu’ chiuso e dotato di visore binoculare, ma devo ammettere che la sua resa è piu’ da binoscopio che da classico binocolo.  Anche Giove ha mostrato varie bande atmosferiche e una Grande Macchia Rossa decisamente evidente. In queste particolari osservazioni, non avendo potuto utilizzare gli oculari Oberwerk da 7 mm di diametro, ho apprezzato molto la resa dei miei vecchi Takahashi LE da 7.5 mm e  5mm, non tanto per le loro prestazioni ottiche, ma per la presenza di un barilotto liscio che non ha creato scollimazioni, come ad esempio mi è capitato utilizzando dei vecchi Vixen LV a cui ho dovuto fare una piccola modifica con il nastro adesivo.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Prezzo di acquisto ottimo per un tripletto di questa qualità
  • Leggero e compatto per essere dotato di un tripletto
  • Ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica
  • E’ molto nitido e contrastato
  • La valigia trolley con le rotelle in dotazione è indispensabile oltre che un valore aggiunto
  • Adatto anche alle osservazioni ad alti ingrandimenti di luna e pianeti
  • Resa ottica globalmente superiore ai classici binocoli acromatici  e anche a quelli definiti HD e ED APO

 Difetti

  • Il sistema di messa a fuoco predilige oculari con barilotto liscio.
  •  Visto il peso degli obiettivi, consiglierei all’acquirente di optare per un ritiro in sede, piuttosto che affidarlo alle cure spesso non amorevoli dei corrieri
  •  Il sistema di aggancio della forcella non consente di bilanciare il binocolo.
  • E’ ovviamente piu’ costoso e ingombrante del piu’ piccolo Oberwerk BT-100XL-SD

 

 

IN SINTESI

 

Ritengo che con il  BT-127XL-SD, Oberwerk sia riuscita a ottenere un binocolo con una resa ottica molto piu’ simile a quella di un binoscopio dotato, come sapete di due rifrattori astronomici. Seppur sia composto da due grandi tripletti  da 127 mm di diametro, mi è parso compatto, leggero e facilmente gestibile da una sola persona . L’ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica, l’alta nitidezza e l’eccellente contrasto non faranno mai rimpiangerne l’acquisto. Un binocolo del genere, con ottiche di questa qualità, se ben collimato è in grado di fornire delle prestazioni lunari e planetarie molto simili a quelle di telescopi molto piu’ specializzati.

 

 

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio Kevin Busarow di Oberwerk.com e Pietro Romagnoni di Oberwerk Europe per aver messo a disposizione questo esemplare lasciandomi libero di citare le mie impressioni.

 

 

 

DISCLAIMER

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