Recensione del saggio “La biodiversità, una risorsa vitale per l’intera umanità” di Ettore Ruberti e Italo Dante de Murtas

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Il professor Ettore Ruberti è un volto conosciuto ai lettori di Binomania, due anni fa, infatti, avevo pubblicato la recensione del suo libro “ Etologia, studio del comportamento animale”https://www.binomania.it/etologia-lo-studio-del-comportamento-animale-di-ettore-ruberti/.

Per chi ancora non lo conoscesse, posso confermare che il “prof” Ruberti è Ricercatore dell’ENEA dove si dedica all’evoluzione biologica e alla entomologia applicata. Questa volta ha scritto un bellissimo saggio insieme a Italo Dante De Murtas.

Questo saggio, che si compone di 141 pagine, inclusa una bibliografia molto approfondita, indaga il tema della “biodiversità” riuscendo a fornire ai lettori – in maniera egregia –un’ampia disamina sui vari settori che la compongono. La diversità biologica del pianeta Terra è un valore fondamentale anche per la sopravvivenza degli esseri umani. Purtroppo non tutti la rispettano, come si può evidenziare dalle varie e deprecabili azioni che stanno contribuendo attivamente alla sua scomparsa.

Il saggio ha inizio con l’analisi del termine “Biodiversità”, approfondendo sin dalle prime pagine le motivazioni culturali e biologiche relative all’ambiente e alla sua conservazione.

Ho apprezzato particolarmente il capitolo inerente alla conservazione degli ecosistemi.

“Conservare la biodiversità significa intervenire sulla gestione attiva delle risorse biologiche al fine di procurare maggiori benefici alla generazione attuale, mantenendo allo stesso tempo tutto il suo potenziale per soddisfare le esigenze delle generazioni future”.

 

Il capitolo riguardante l’evoluzione biologica, invece, è un eccellente sintesi dei principali concetti evoluzionistici, da Lamark, a Darwin sino a Stephen Jay Gould e Niles Eldredge, i fautori della teoria degli “ equilibri punteggiati”.

Nel saggio è dato anche spazio agli annosi problemi dell’inquinamento ambientale, fautore dei i cambiamenti climatici: il gas serra, il buco nell’ozono, l’inquinamento delle acque e del suolo, la desertificazione, la deforestazione massiccia, l’uso scorretto della energia nucleare, l’abuso di combustibili fossili e altro ancora.

Il settimo capitolo è quello che fa entrare il lettore nel cuore del problema: ha principio con l’analisi dello studio mondiale sulla biodiversità e alla entrata in vigore nel 1993 della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD). Ho apprezzato particolarmente la parte riguardante le conseguenze ecologiche causate della riduzione della biodiversità dove sono ben evidenziati, ad esempio, i problemi riguardanti il sovra-sfruttamento delle risorse e i cambiamenti climatici a lungo medio termine.

Un altro elemento di pregio di questo saggio deriva dalla presenza di vari riquadri di approfondimento che- come se si seguisse una conferenza degli autori- espongono, con una grande capacità espositiva ma nel contempo schematica, tutto ciò che riguarda la biodiversità.

Insomma, un libro molto interessante e utile da avere assolutamente nella propria libreria!

 

 

Autori

ETTORE RUBERTI è Ricercatore dell’ENEA, Dipartimento FSN-FISS-SNI, i suoi campi di ricerca sono l’evoluzione biologica e l’entomologia applicata. Dal ’91 si occupa anche di idrogeno come vettore energetico e di fenomeni nucleari collettivi nella materia condensata. Rappresenta l’ENEA al Forum Italiano dell’Idrogeno ed è coautore del libro bianco sull’idrogeno Linee guida per la definizione di un piano strategico per lo sviluppo del vettore energetico idrogeno. Dal ’97 è Professore a contratto di Biologia generale e molecolare all’Università Ambrosiana. Dal 25 settembre 2012 con qualifica accademica di Licentia Docenti ad Honorem per merito di chiara fama nella disciplina. È Direttore del Dipartimento di Biologia ed Ecologia di UNISRITA. Ha sviluppato una nuova ipotesi sul ruolo.

 

ITALO DANTE DE MURTAS è stato ricercatore all’ENEA, dal 1967 al 2007. Laureato in Scienze Naturali all’Università di Cagliari, nei primi anni della sua carriera si è occupato di Entomologia. Di particolare rilevanza il suo contributo scientifico nel settore della lotta biologica nel settore agro-alimentare, sviluppando e applicando la tecnica del maschio sterile per il controllo della mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata) nell’isola di Procida. Nel 1975 ha lavorato nella Repubblica del Mali in collaborazione con la Ifagraria S.p.A., per studiare gli insetti principali che attaccano le derrate alimentari in Africa. Nel 1980 è stato Consigliere tecnico principale della FAO nella Repubblica del Benin, con studi rivolti principalmente al miglioramento delle condizioni fito-sanitarie del Paese. Negli anni successivi ha continuato le sue ricerche per conto della FAO sugli Insetti responsabili degli attacchi alle derrate alimentari in diversi Paesi quali Niger, Haiti, Togo e Repubblica Centroafricana. Nei primi anni 80 inizia ad occuparsi di Acquacoltura, apportando contributi sostanziali nell’uso di effluenti termici in acquacoltura, specialmente nell’allevamento intensivo di Orata e Spigola. In seguito si appassiona di Biodiversità, Bio-archeologia e di Entomologia applicata ai beni culturali, pubblicando contributi significativi.  Negli ultimi anni della sua carriera insegna Bio-archeologia all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.

 

 

Titolo:  “La Biodiversità, una risorsa vitale per l’intera umanità”
Editore: Book Sprint Editori
Autori: Ettore Ruberti e Italo Dante De Murtas
Pagine: 141
Prezzo: 29.90 Euro