A inizio Marzo 2015 mi sono recato insieme con alcuni appassionati birdwatcher in Valtellina per partecipare alla “Contemporanea”, il censimento di Aquila Reale e Gipeto organizzato due volte all’anno dal Parco Nazionale dello Stelvio. Ho sfruttato quest’occasione per testare un esemplare di Swarovski Swarovision 12×50 EL, curioso di valutarne le prestazioni nell’osservazione dei rapaci.
![cartello_gipeto](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/cartello_gipeto.jpg)
Ero dubbioso sull’utilità di un 12x nell’osservazione a mano libera, sia per il minor campo reale che per le maggiori vibrazioni rispetto a un binocolo 8x o 10x. Tuttavia, come avrò modo di spiegare, mi sono dovuto ricredere su alcune “leggende” che accompagnano i binocoli da dodici ingrandimenti e ho scoperto che possiede alcune peculiarità che fanno di questo binocolo un valido compagno per l’osservatore di rapaci.
![AB durante una fase del test](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/AB-durante-una-fase-del-test.jpg)
Meccanica
L’esemplare in oggetto presenta una meccanica di alta qualità e una messa a fuoco precisa, abbastanza fluida e priva d’impuntamenti.
Ergonomia
Lo strumento è ben bilanciato. La struttura a doppio ponte con finestra centrale permette una buona impugnatura dei tubi ottici, mentre la texture di cui è dotata la spessa gommatura migliora la presa in caso di pioggia o mani sudate.
![Swarovision 12x50](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/SV-12x50.jpg)
Ottica
La visione fornita dello Swarovision 12×50 nell’uso diurno è brillante e nitida fino ai bordi estremi del campo. Il controllo dell’aberrazione cromatica al centro del campo è molto buono.
L’estrazione pupillare è buona: con gli occhiali e le conchiglie abbassate riesco senza troppi problemi ad abbracciare tutto il campo visivo.
Impressioni durante l’uso sul campo
Un binocolo 12x non è molto comune tra i birdwatcher; molti utilizzano i classici formati 8x e 10x preferendone la loro maggiore profondità di campo, il più ampio campo visivo e la visione più stabile.
Nella mia breve prova ho potuto però costatare che un 12x di qualità può meritare maggiori attenzioni da parte degli appassionati per i motivi che ora spiegherò.
![osservatori](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/osservatori.jpg)
Ho utilizzato questo binocolo molto intensamente durante i due giorni passati in Valtellina e devo dire che non ho mai sentito la mancanza di un 8x; l’ampio campo e la rapida messa a fuoco mi hanno sempre permesso di centrare l’obiettivo al primo colpo, sia che si trattasse di osservare le evoluzioni delle rondini montane a 15-20 metri che di ammirare i gipeti e le aquile distanti diverse centinaia di metri.
E’ presente un certo tremolio durante la visione statica a mano libera (paragonabile a quello prodotto dal mio binocolo 10×42) che rende sì la visione più “nervosa” rispetto a quell’offerta da un 8x, ma che non pregiudica la visione dei dettagli; di fatto riuscivo a puntare i soggetti e a osservarli brevemente anche con una mano sola. Durante il panning la visione è molto piacevole e stabile.
Esempio della facilità di osservazione di soggetti statici a mano libera è stato l’individuazione di una grossa femmina di astore ben nascosta tra i rami di un larice a diverse centinaia di metri da noi; in questa occasione la buona stabilità dello Swarovision 12×50 unita ad un’immagine decisamente più grande e godibile rispetto a quella restituita da un 8x, hanno permesso l’individuazione e l’osservazione del rapace.
![_MG_1044aa](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/MG_1044aa.jpg)
I dodici ingrandimenti mi hanno consentito di ammirare dettagli spesso poco visibili attraverso binocoli dotati di minori ingrandimenti. Durante l’osservazione di un gipeto in Val Zebrù che volteggiava a circa 500 metri da noi, sono riuscito senza problemi a notare un’irregolarità nella coda del rapace identificandola con certezza come mancanza di una penna timoniera, dettaglio che é apparso più ostico da cogliere con l’8x di un amico. Eventi come questo li considero di grande importanza sul campo e sono un esempio di come un’immagine più grande, molto nitida e ancora piuttosto stabile come quella fornita dallo Swarovision 12×50, permetta di identificare con maggiore certezza i particolari diagnostici sulla specie e sull’età dell’animale, molto importanti ad esempio durante un censimento.
![Foto di Silvio Colaone](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/gipeto1.jpg)
Ho molto apprezzato il maggiore ingrandimento osservando una scena di mobbing di un’aquila reale ai danni di un grosso gipeto. Nonostante la distanza coinvolta tra noi e i due rapaci fosse di diverse centinaia di metri, lo Swarovision 12×50 ha restituito una visione estremamente ravvicinata dell’azione, permettendomi di coglierne i particolari.
![foto di Silvio Colaone](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/gipetovsaquila.jpg)
Personalmente consiglio di utilizzare le bretelle per portare con sé questo binocolo: il suo peso, infatti, non è indifferente (1 kg) e ho creduto che l’uso della cinghia in dotazione per lunghi periodi sia molto affaticante per il collo.
![_MG_1049aa](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/MG_1049aa.jpg)
Paragone con lo Swarovision 10×42
Ho avuto modo di paragonare brevemente lo Swarovision 12×50 con il mio esemplare 10×42. Di seguito elenco i vantaggi che ho notato nei due binocoli.
Swarovision 10×42:
- minor peso e ingombro
- leggera maggior nitidezza
- campo leggermente più corretto al bordo
- maggior campo reale
- maggior estrazione pupillare
Swarovision 12×50:
- maggior ingrandimento (la percezione del maggior ingrandimento è davvero notevole.)
- maggior campo apparente (permette una vera immersione nella scena.)
- finestra centrale più ampia (permette una presa più salda a vantaggio della stabilità visiva.)
![L'impugnatura dello SV 12x50](https://www.binomania.it/wp-content/uploads/2015/03/Limpugnatura-dello-SV-12x50.jpg)
In sintesi
Considero questo binocolo un ottimo compagno di osservazioni per l’appassionato di birdwatching in generale e di rapaci in particolare. I suoi pregi, che spero di esser riuscito a descrivere con questa breve recensione, sono stati apprezzati e condivisi dalla maggior parte delle persone cui ho fatto provare il binocolo durante il fine settimana in Valtellina. Il difetto che alcuni hanno contestato a questo binocolo è stato il maggiore tremolio rispetto ai loro 8x. Consiglio quindi di provare il binocolo prima dell’acquisto.
I consigli che mi permetto di suggerire al costruttore sono:
- la posizione della messa a fuoco è abbastanza comoda, anche se non ottimale in quanto, una volta impugnato il binocolo attraverso la finestra centrale, l’indice deve piegarsi non poco per giungere alla manopola.
- la finestra centrale non è abbastanza spaziosa per chi ha una mano media – grande.
Nato a Varese nel 1986. E’appassionato di rapaci sin da bambino, quando con il suo primo binocolo guardava le poiane sulle colline dietro casa.
Nel tempo libero studia i rapaci con il fedele binocolo e con l’indispensabile spotting scopes. Fa parte del Team- Astor.
Tra le sue attività naturalistiche rientrano anche l’osservazione di rettili e anfibi, degli ungulati, degli insetti e dei macro-invertebrati acquatici.