Sette anni fa, avevo recensito un esemplare del binocolo crepuscolare Steiner Nighthunter 8×56. Penso che i tempi siano maturi per saggiare le prestazioni del nuovo modello proposto della casa tedesca.
di Piergiovanni Salimbeni
Dati Tecnici dichiarati dal rivenditore
Nome | Steiner Nighthunter 8×56 |
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Ingrandimento | 8x |
Diametro lenti | 56 mm |
Pupilla di uscita | 7,1 mm |
Valore crepuscolare | 21.2 |
Campo visivo | No |
Campo visivo a 1000m | 135m |
Distanza della pupilla | No |
Distanza minima messa a fuoco | No |
Peso | 1100 g |

Meccanica e sistema di messa a fuoco
Lo Steiner Nighthunter 8×56 è un classico binocolo con prismi di Porro. Per me, appassionato di questo schema ottico, è un vero piacere lodare le caratteristiche di uno strumento genere. Come risaputo i prismi di Porro, beneficiano di minori passaggi aria-vetro, per questo motivo e per altre caratteristiche ottiche che descriverò nel box di approfondimento, a parità di prezzo, sono solitamente piu’ luminosi e performanti rispetto a un binocolo di pari formato, ma dotato di prismi a tetto. A onor del vero, negli ultimi anni ho assistito alla produzione di ottimi 8×56 con prismi a tetto, ma è indubbio che la tridimensionalità percepita dai prismi di Porro sia ancora impareggiabile.
Il nuovo Steiner Nighthunter 8×56 è un binocolo robusto, corposo, ma abbastanza leggero. Abituato a maneggiare binocoli nautici o astronomici con diametri superiori ai 50 mm, ho apprezzato il risultato registrato dalla mia bilancia elettronica: 1089 g, senza tappi e cinghie, distribuiti su circa 20 cm x 20 cm.
Lo scafo ottico è molto ampio, l’armatura di colore verde è spessa e composta di un materiale antiscivolo che presenta alcune porzioni in grado di fornire ancor piu’ grip.

Grazie anche alla presenza dei prismi sopraccitati, il peso del binocolo non è sbilanciato verso gli oculari, per questo motivo s’impugna con facilità, inoltre, esercitando meno forza con le spalle è possibile sostenerlo per molti minuti.
Lo chassis del binocolo è composto da Macrolon (leggasi policarbonato) ed ovviamente è riempito in azoto . E’ garantito come waterproof (resiste a una caduta in acqua sino a 5 metri di profondità) quindi, si può utilizzare anche a temperature sotto lo zero e durante una giornata piovosa. Come tutti i binocoli prodotti da Steiner e possibile sganciare rapidamente la tracolla, grazie ad una semplice pressione sul pulsante (sistema ClicLoc) . I tappi copri obiettivi presentano un sistema a sgancio rapido (sistema LumiClip)
Il binocolo non è dotato di una messa a fuoco centrale, ma di un sistema di focalizzazione singola su ogni oculare, che potrebbe essere un problema solo per le osservazioni di soggetti situati a distanza ravvicinata che fuggono o s’involano rapidamente. Per le leggi dell’ottica, la profondità di campo (ossia la porzione del panorama completamente a fuoco) è pari al quadrato dell’ingrandimento. Per questo motivo lo Steiner Nighthunter 8×56 dovrebbe fornire delle immagini completamente a fuoco da sessantaquattro metri di distanza. In realtà, grazie all’accomodamento visivo soggettivo, è possibile ottenere delle immagini nitide a distanze piu’ ravvicinate. Personalmente non ho avuto particolari problemi a osservare dei cinghiali, situati a soli trenta metri di distanza, osservando nel frattempo, i soggetti piu’ distanti.

In ogni modo la messa a fuoco è sicuramente breve, la minima è di cinque metri, da questa distanza si devono ruotare gli oculari di solo mezzo giro per raggiungere l’infinito. Come ho già anticipato, dai 15-20 metri si riescono a focalizzare i dettagli all’infinito, con pochi millimetri di corsa.
Per tale motivo, per chi osserva usualmente dettagli o soggetti da circa 20-25 metri di distanza, sarà neppure necessario ritoccare la messa a fuoco. Steiner dichiara una prestazione: “Da 20m sino all’infinito”, direi che la premessa non è disattesa, con le dovute precisazioni appena evidenziate.
Ottica
Obiettivi
Le immagini sono nitide e contrastate, la resa dei colori è leggermente virata verso il caldo. Il binocolo è molto luminoso

Oculari
La grande innovazione è senz’altro l’aumento del campo ottico, passato da circa 110 m a 1000 m a ben 135 m. Siamo di fronte a quasi 7.7 gradi di campo. Una prestazione molto interessante per un binocolo di questo formato. Come nel modello precedente, gli oculari sono dotati di una conchiglia paraluce con la possibilità di sollevare la parte laterale. E’ possibile usufruirne di questi paraluce, durante le forti condizioni di illuminazione laterale.
L’estrazione pupillare che ho misurato è pari a 16,9 mm. Alla minima distanza di messa a fuoco, la distanza tra gli oculari è di 17.11 mm, ma grazie ai paraluce morbidi e agli oculari di diametro discreto, il confort e’ ancor più’ evidenziato.
Trasmissione
Lo Steiner Nighthunter 8×56 pare fornisca una trasmissione pari al 96%. Lo Zeiss Victory HT 8×54, ad esempio, trasmette il 95% della luce: Possedendolo ho fatto una breve comparativa nell’uso crepuscolare che descriverò nella sezione “Utilizzo sul campo”.
Trattamenti
Sono stati utilizzati tutti i trattamenti dei prodotti di alta gamma Steiner, Come il sistema Nano –Protection, che un coating protettivo e idrorepellente in grado di far scivolare via l’acqua, la sporcizia, la polvere e la neve, consentendo sempre una perfetta osservazione.

Aberrazioni
Aberrazione cromatica in asse
il nuovo Steiner Nighthunter 8×56 fornisce un ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica. Le immagini nella maggior parte delle condizioni osservative ne sono prive. Si nota, talvolta, osservando soggetti in controluce, come rami o rapaci, aerei, etc., etc.
Cromatismo laterale
E’ visibile ma in linea con molti binocoli dal prezzo superiore: si percepisce un lieve alone verde-viola intorno ai contorni delle immagini in controluce da circa il 75% del campo ottico.
Curvatura di Campo
Non è un binocolo a campo piatto, ma le immagini diurne sono a fuoco sin verso l’80% del campo di vista, dopo degradano proporzionalmente ma in maniera poco invasiva. Se si osservano degli abeti situati a 400 metri di distanza, la percezione dei dettagli è ancora soddisfacente.
Distorsione Angolare
Ben evidente, oltre il 5% del campo di vista, il panning è molto naturale. Non ho notato, invece, alcuna distorsione angolare d’ingrandimento.

Altre aberrazioni
Non è un binocolo adatto alle osservazioni astronomiche, tuttavia è sempre utile dare uno sguardo al cielo stellato e se magari si è andati in vacanza in montagna.
Le immagini stellari sono apparse molto puntiformi al centro del campo, le stelle di II e III magnitudine iniziano a mostrare segni di astigmatismo a partire da circa il 75-80% del campo ottico.
Uso pratico
Lo Steiner Nighthunter in questa nuova versione mi è sembrato più’ performante e ancor più’ vicino ai Top di Gamma con un diametro delle lenti superiore a 50 mm. Il campo di vista è ampio, la nitidezza in asse è elevata, la resa ai bordi piacevole. Grazie alla presenza dei prismi di Porro si può’ applicare una presa stabile e sicura, mentre la pupilla di uscita di 7 mm e l’ottima trasmissione luminosa sono caratteristiche essenziali nell’’utilizzo crepuscolare naturalistico e venatorio.

Una stretta comparativa sul campo, compiuta con il mio Zeiss Victory HT 8×54 (circa 2500 euro) mi ha fatto comprendere che:
- La nitidezza al centro del campo è molto simile in entrambi i binocoli
- Lo Zeiss HT 8×54 fornisce un contrasto leggermente superiore che si percepisce verificando la visibilità dei toni chiari e scuri.
- Lo Steiner HT 8×54 fornisce un maggior contenimento delle aberrazioni geometriche ai bordi del campo. Ha meno curvatura di campo e meno astigmatismo (almeno nella sfida tra questi due specifici esemplari)
- Lo Zeiss Victory HT mi è parso piu’ luminoso (ma non di moltissimo) nella prova a crepuscolo inoltrato, ma anche lo Steiner si comporta molto bene,
- Lo Steiner è piu’ ingombrante ma non molto piu’ pesante
- Lo schema con prismi di Porro dello Steiner NightHunter consentono di percepire maggiore tridimensionalità tra i piani e/o i soggetti osservati
- Il contenimento della luce laterale (portando la luna piena ai bordi) è quasi simile. Ponendo la luna piena al centro del campo, si nota una leggera luce diffusa in piu’ nello Steiner, che pero’ se paragonato al prezzo di acquisto continua a cavarsela egregiamente.
- Lo Zeiss Victory HT 8×54, grazie alla messa a fuoco centrale consente di osservare rapidamente soggetti molto vicini o che si allontanano o involano rapidamente da una distanza minima (3-20 metri)
Anche dopo questa mera prova pratica mi sento di confermare che il mio apprezzamento per il “PORRONE” tedesco è assodato.
Pregi e difetti
Pregi
- Costruzione, (robustezza, impermeabilizzazione)
- Prismi di porro
- Sistema rapido di sgancio tappi e bretelle
- Luminosità
- Campo di vista e resa ai bordi
Difetti
- Ingombro rispetto a un tetto
- Non possiede la messa a fuoco singola, utile per le osservazioni a breve distanza
- Non è contrastato come i binocoli di altissima gamma
Gli oculari sono molto ergonomici
In sintesi
Lo Steiner Nighthunter 8×56 è un valido compagno di osservazioni crepuscolari, lo consiglio vivamente a chi ha un budget a disposizione di poco superiore ai mille euro, ama i prismi di Porro, richiede un binocolo luminoso e con un’ottima profondità di campo e non deve compiere lunghe escursioni. E’ un validissimo prodotto “da capanno”, da appostamento con una resa crepuscolare, molto, molto simile ai più’ pregiati binocoli crepuscolari
Ovviamente si utilizza con profitto anche di giorno e se dotato di cinghia galleggiante potrebbe far tremare anche qualche “Nautico” piu’ costoso e specializzato.
Ringraziamenti
Ringrazio Angelo Pantano di MHZ Outdoor per aver fornito l’esemplare oggetto di questo test, senza alcuna restrizione nella stesura di quest’articolo.
Prezzo (Marzo 2020)
Il binocolo è attualmente disponibile sul sito del rivenditore con una offerta imperdibile. 899 EURO al posto di 1149 EURO. Mhz Outdoor, regala, inoltre, una LedLenser MH10.
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.