Grazie alla collaborazione di Kowa Optimed Deutschland Gmbh ho avuto la possibilità di testare il nuovo spotting scope della serie TNS-88. Mi è stata spedita la versione Kit (TSN-88A Zoom KIT) comprensiva dell’oculare zoom TE-11 WZII 25-60x e di un Kowa TSN-88A. Il costo totale è di €3,448.00 IVA INCLUSA.
Ho impiegato due mesi circa per produrre questa recensione perché, grazie ai vari accessori ricevuti, ho utilizzato il TSN-88A non solo nella mera osservazione naturalistica e sfruttando la tecnica del digiscoping ma anche per le osservazioni astronomiche.
Prima di iniziare vi propongo di iscrivervi gratuitamente al canale YouTube e di venire a trovarmi su:
Il forum ufficiale dal 2010 |
|
La pagina ufficiale di Binomania |
|
Il gruppo dedicato alla visione notturna e alle fototrappole |
|
Il gruppo per gli amanti dei binocoli, degli spotting scope e dei telescopi astronomici |
|
La mia pagina Instagram |
|
Tutte le news su Twitter |
|
Il sito web dedicato alle recensioni di strumenti ottici e digitali per la visione notturna |
CHE COSA È CAMBIATO?
Mi sembra doveroso illustrare sinteticamente le modifiche effettuate dai progettisti. Ricordo, infatti, ai lettori che il precedente modello nacque nel 2006 e per sedici anni è riuscito a guadagnarsi un posto tra i primi della classe, anche quando paragonato alla concorrenza piu’ recente. Sembrava, quindi, una impresa impossibile poter riuscire a migliorare una vera e propria icona nel settore dei cannocchiali da osservazione.
Anche se le modifiche effettuate non hanno stravolto un progetto già eccellente, ho notato che quanto è stato fatto ha apportato sul campo degli effettivi miglioramenti.
Vediamo, insieme, cosa è cambiato!
Nuovo trattamento sulle superfici ottiche
Seppur l’obiettivo sia sempre composto da puro cristallo di fluorite è stato migliorato il trattamento multi-strato su tutte le superfici ottiche. Gli ingegneri giapponesi hanno migliorato la trasmissione luminosa sulla lunghezza d’onda visibile all’occhio umano. I colori appaiono piu’ naturali e brillanti, l’immagine è anche piu’ luminosa e nel contempo si percepire una ottima percezione dei dettagli piu’ fini. È presente, inoltre, il trattamento idrofobico KR che evita l’agglomerazione delle gocce d’acqua, facilita il disappannamento delle lenti oltre che la pulizia.
Scafo ancora piu’ leggero
Il precedente modello era composto da uno scafo di in lega magnesio e alluminio, il nuovo modello ha uno scafo interamente in lega di magnesio per una maggior leggerezza.
Nuovo design nei pressi dell’oculare
Come visibile in questa immagine, la nuova serie TSN-88 riprende le forme e il design della serie TSN-99. Non è stato stravolto ma ritengo che le piccole modifiche abbiamo migliorato il design e l’ergonomia rispetto al modello precedente, oltre a evitare il deperimento della verniciatura a causa dello sfregamento e del sudore delle nostre mani.
Maggiore sicurezza nel fissaggio su cavalletto
Chi pratica digiscoping, come il sottoscritto, e trasporta spesso lo spotting scope tenendolo fissato al cavalletto, magari con la macchina fotografica agganciata, sa quanto sia essenziale beneficiare di un fissaggio sicuro. Per questo motivo Kowa è stato creato un nuovo piedino maggiorato che accoglie due filettature da 3/8 con riduzione da 1/4. In questo modo è possibile bloccare con maggior sicurezza lo spotting scope, oltre che bilanciare con maggiore precisione lo strumento, giacché è possibile utilizzare piastre molto lunghe.
Filettatura per il filtro-obiettivo
Il modello precedente possedeva una filettatura nella parte esterna del paraluce. Questo accorgimento comportava lo spostamento continuo del filtro, la possibilità di generare riflessi e luce diffusa, abbassando il contrasto e la eventuale infiltrazione di polvere. Il nuovo Kowa TSN-88 beneficia di una filettatura creata direttamente nello scafo e vicina alla cella dell’obiettivo.
Nuovo sistema di fissaggio dell’oculare
Il pulsante recente, già visto sulla serie TSN-99 oltre che piu’ affidabile è decisamente facile da utilizzare anche in inverno e indossando guanti invernali.
Mirino e il sistema di puntamento
È stata apportata anche una piccola modifica al sistema di puntamento presente sul paraluce che ora è piu’ grande ed efficace, inoltre, il nuovo Kowa TSN-88A beneficia di un piccolo sito di mira (aiming site) leggasi “mirino” con sistema di aggancio direttamente nei pressi dell’oculare. Ricordo ai lettori, infatti, che le difficoltà di puntamento e inquadratura in uno spotting scope angolato sono sempre dietro l’angolo.
ACCESSORI DI SERIE
Riconfermo quando evidenziato nella recensione del Kowa TSN-99: il packaging di questo prodotto è eccezionale, molto curato e di alta qualità. La scatola nera e verde accoglie oltre allo spotting scope una custodia in tessuto con la scritta PROMINAR che serve a progetterei lo scafo ottico dai graffi e una custodia sempre dello stesso materiale sviluppata specificatamente per gli oculari Kowa. Non manca il certificato di garanzia con i numeri di serie dello spotting scope e dell’oculare, un panno per la pulizia delle ottiche e il piccolo mirino.
Potete leggere la mia recensione riguardante il Kowa TSN-99A usando questo link
Il KOWA TSN-99 A è il nuovo re del digiscoping? Ecco le mie impressioni sul campo. Videorecensione
ACCESSORI UTILIZZATI DURANTE IL TEST
Vista la universalità del sistema Kowa TNS-88A, ho avuto il piacere di utilizzare alcuni accessori che mi hanno concesso di spaziare dall’osservazione naturalistica a quella lunare e planetaria sino a fotografare.
Oltre al Kit, ho ricevuto:
- TSN-DA10: un adattatore fotografico che ho utilizzato con l’anello adattatore AR46 per collegare la mia mirrorless Olympus OMD E-M5 MARK II e lo Zuiko 17 mm, all’oculare TE-11 WZII.
- Adattatore TSN-DA1-AR30 per collegare direttamente all’oculare le fotocamere compatte con obiettivo con filettatura da 30 mm.
- Due moltiplicatori di focale Kowa TSN-EX16 1.6x. Vi anticipo che ho potuto utilizzarne addirittura due insieme per raggiungere circa 154x
- TSN-. Twist Up Lockers un interessante e semplice sistema di “spaziatori” che consentono di regolare la distanza del paraluce dalla lente di campo dell’oculare per favorire una inquadratura priva di vignettatura o effetto black-out. Inoltre, evita la rotazione del paraluce verso la lente oculare, durante ad esempio, l’utilizzo nel panning.
- I due adattatori astronomici: TSN-AS1 25K con due grani di regolazioni e il TSN- AS1 -25G con due grani interni che consentono di abbassare il pescaggio del fuoco favorendo – ove possibile -l’utilizzo degli oculari che lo richiedono.
Ulteriori accessori sono disponibili sul sito ufficiale: https://www.kowaoptic.com/accessories/adapters-and-accessories/
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Il nuovo spotting scope KOWA TSN-88A è disponibile in due versioni la “A”, angolata e la versione “S” stright, ossia dritta, che strizza l’occhio ai tiratori sportivi e all’attività venatoria.
Il telaio è composto totalmente in lega di magnesio (nel modello precedente era stato utilizzato anche l’ alluminio per la zona nei pressi dell’obiettivo e la lega di magnesio per la zona vicino al prisma) Come per il Kowa TNS-99, è stata utilizzato il processo di stampaggio di leghe tixotropiche. Nello specifico, si tratta di uno stampaggio a iniezione di magnesio che consente di ottenere degli scafi ottici con forme complesse, precise, leggere e robuste.
La mia bilancia elettronica, infatti, ha stimato un peso, senza oculare di 1468 grammi che diventano 1862 grammi montando il TE-11 WZ II.
Tra le varie innovazioni che balzano all’occhio e che ho vi ho già anticipato si può apprezzare il nuovo design della zona nei pressi dell’oculare che prevede una armatura anti-scivolo di colore nero e il nuovo pulsante per l’aggancio – sgancio dell’oculare. Il piedino piu’ lungo e con due filettature dal passo 1/4 e 3/8 consente un fissaggio molto sicuro che non fa spostare lo spotting scope neppure durante il trasporto sul treppiede e quando è agganciata la mirrorless con il sistema TSN-DA10. Non ho usufruito della filettatura nei pressi dell’obiettivo ma consiglio di acquistare il filtro dedicato qualora si osservasse principalmente sulla costa o durante pessime condizioni meteorologiche. Mi sembra sia anche stato migliorato l’anello para-polvere nei pressi dell’oculare che protegge la filettatura che consente di collegare una serie innumerevole di accessori, compreso, ad esempio, il TNS-DA10. Rammento, infatti, ai lettori che Kowa fornisce una ampia serie di accessori (la piu’ completa tra la concorrenza) che vi consentirà di utilizzare innumerevoli accessori per osservare e fotografare.
Quello che non è cambiato, e penso proprio non ce ne fosse il bisogno è l’ottimo sistema di messa a fuoco. Si tratta di una ghiera coadiuvata da un sistema di demoltiplica che facilita la precisione durante la fase di messa a fuoco piu’ critica, come ad esempio la regolazione del punto di fuoco dal display della propria macchina fotografica durante la tecnica del digiscoping.
La distanza minima di messa a fuoco che ho calcolato a 25x stata di quattro metri e cinquanta centimetri e di due metri e settanta centimetri a 60X. Da questa distanza ho dovuto ruotare la manopola di poco meno di due giri per raggiungere l’infinito.
La reputo superiore ai sistemi a collare, non tanto per la precisione quanto per la capacità di generare meno vibrazioni durante la fase di focalizzazione. Con le ghiere grandi, infatti, tendo a imprimere piu’ pressione allo scafo mentre quando lavoro a oltre 2000- 3000mm di focale apprezzo molto il sistema di demoltiplica ideato da Kowa e presente sul mercato da molti anni.
OTTICA
Obiettivo
Rispetto alla concorrenza, Kowa è l’unica azienda a utilizzare puro cristallo di fluorite sui prodotti di alta fascia (TSN-99- TSN-880, TSN-500 e Kowa Highlander). Le altre aziende si avvalgono di vetri ED nella cui miscela è presente anche la fluorite. Oltre a ciò è risaputo come i vetri miscelati siano piu’ facili da lavorare rispetto al cristallo di fluorite che su diametri superiori ai 60-70 millimetri richiede una notevole abilità.
Uno dei maggiori pregi dell’utilizzo di cristallo puro di fluorite su strumenti dotati di rapporti focali così aperti è l’ottimo contenimento dell’aberrazione cromatica. In effetti, vi confermo che il nuovo Kowa TSN-88A che ho avuto il piacere di utilizzare, beneficia di immagini di altissima qualità. Inoltre, grazie anche al “coating” è stato possibile ottenere delle immagini piu’ neutre con colori piu’ vividi. Sono stato un felice possessore del precedente modello per molti anni e talvolta si percepiva- se confrontato con altri prodotti – una decisa tonalità calda che in questo modello è sparita a vantaggio della fedeltà dei colori. Ritengo che in questo campo sia tra le migliori soluzioni disponibili attualmente sul mercato.
Trattamento anti-riflesso
Come ho già avuto il piacere di anticiparvi, gli ingegneri Kowa hanno migliorato gli esclusivi rivestimenti ottici sia sulle lenti che sul prisma. In questo modo è stato possibile ottenere un telescopio da osservazione che I che offre livelli di trasmissione della lunghezza d’onda della luce ancora più elevati rispetto al suo predecessore e, soprattutto, lungo l’intero spettro cromatico visivo per fornire la visione di colori più naturali della natura che ci circonda.
Oculare zoom TE11-WZ II
Ho avuto modo di parlare della prima serie dell’oculare zoom TE11- WZ. La seconda versione beneficia del trattamento KR. È il primo oculare Kowa a incorporare 2 lenti XD, che contengono l’aberrazione cromatica nel miglior modo possibile. La distanza della pupilla di uscita di 17 mm rimane identica sull’intero campo di ingrandimento. Potete leggere la mia vecchia recensione usando questo link:
Oculare Kowa TE-11 WZ
ABERRAZIONI CROMATICHE E GEOMETRICHE
Avendo avuto la possibilità, grazie agli adattatori astronomici sopraccitati, di utilizzare molti oculari di terze parti vi possono confermare che sia le aberrazioni cromatiche, sia le geometriche variano lievemente in basi agli ingrandimenti e agli oculari utilizzati.
Analisi delle aberrazioni con oculare Kowa TE-11 WZII.
Aberrazione cromatica al centro del campo
Direi invisibile, anche nelle peggiori condizioni di illuminazione. È uno tra i miglior risultati ottenuti, se la gioca con l’ottimo Zeiss Harpia ed è migliore dello Swarovski ATX. Incredibile l’osservazione a oltre 153X con “DUE” moltiplicatori di focale, mi sarei aspettato una evidente aberrazione cromatica, ma come potete vedere nel video e in questa immagine, Kowa mi ha stupito. Nessuna aberrazione cromatica sul bordo lunare, lo stesso dicasi per Giove e Saturno.
Cromatismo laterale
Percepito solo in rare occasioni, quasi sempre su soggetti in forte controluce e ai massimi ingrandimenti.
Curvatura di campo
Ben corretto sino al bordo del campo
Altre aberrazioni nell’uso astronomico
Nell’uso astronomico con l’oculare zoom di serie le stelle sono puntiformi sino al bordo del campo, e con oculari di alta qualità come il Docter UWA 12.5mm le immagini sono ancor piu’ puntiformi anche al bordo del campo con un contrasto e una qualità incredibile, paragonabile a quella visibile in un telescopio astronomico a rifrazione di alta qualità.
TEST CON USAF CHART A 35 METRI
Anche il test con la USAF CHART ha dimostrato una eccellente capacità del TNS-88A di mostrare con nitidezza e contrasto la riga sottolineata in rosso nella seguente figura. C’è inoltre da considerare che laddove molti strumenti, anche di indubbia qualità, mostrano un po’ di aberrazione cromatica tra la zona di alto contrasto sui bordi neri, nel Kowa TSN-88A non sono stato in grado di rilevare alcunché, neppure a 60X.
FOTOGRAFARE CON IL KOWA TSN-88A
Digiscoping
Ogni volta in cui un appassionato mi chiede quale sia l’azienda che fornisce piu’ accessori fotografici per la tecnica del digiscoping non posso che citare Kowa. Durante il test mi sono avvalso principalmente del Kowa TSN-DA10 perché amo particolarmente le piccole mirrorless Micro Quattro Terzi per questo genere di tecnica. La mia scelta di utilizzare un modello non proprio recente come la OMD E-M5 Mark II, dipende dalla sua compattezza rispetto ad altri modelli.
Grazie all’obiettivo Zuiko 17 mm F/1.8 e talvolta al 25 mm F/1.8., ho beneficiato di immagini sempre nitide e contrastate anche a lunga distanza, dove l’unico limite era imposto dalla turbolenza atmosferica. L’adattatore TNS-DA10, inoltre, si fissa con estrema facilità e sicurezza al corpo degli oculari Kowa e consente di ottenere immagini molto nitide e contrastate e video nel mio caso (grazie agli obiettivi che utilizzo) senza vignettatura ai bordi.
Phonescoping
Dopo aver provato l’adattatore universale per smartphone Smartoscope Vario non riesco piu’ a utilizzare altri adattatori. Non è di certo economico, ma è molto robusto, affidabile e consente di adattare alla perfezione i miei smartphone agli oculari Kowa ma anche a tanti altri oculari, grazie al sistema universale multi-regolabile.
Una bella novità, inoltre, è il sistema TSN-TUL (Twist Up Lockers). Un accessorio “smart” che denota come i progettisti Kowa abbiano ascoltano le esigenze di chi utilizza i loro prodotti sul campo. Come potrete vedere nel video, si tratta di due semplici anelli spaziatori che consentono di regolare il paraluce a una distanza ottimale per sfruttare con profitto l’estrazione pupillare dell’oculare durante la ripresa fotografica.
Difficile per me confermarvi che sistema preferire, se la ripresa con la mirrorless o quella con lo smartphone, ciò che è indubbio è che data l’alta qualità dei nuovi “telefoni”, rimango spesso stupito dalla qualità delle fotografie e dei filmati che si riescono a ottenere. La Mirrorless (ancor meglio se dotata di sensore da 35 mm- FullFrame) vi potrebbe aiutare nella ripresa video e nella fotografia degli animali durante l’alba e il crepuscolo.
IMPRESSIONI SUL CAMPO
Osservazione naturalistica
Non vorrei annoiarvi troppo ma per questo test ho compiuto veramente molte uscite, alcune, purtroppo, non andate a buon fine. Ad esempio ho trascorso due pomeriggi e una intera mattina presso un capanno della Riserva Naturale Palude Brabbia tentando di riprendere il Martin Pescatore ma senza esito, lo stesso dicasi per un’altra giornata dove ho aspettato invano l’arrivo di un allocco. Ho potuto osservare, per fortuna, caprioli e volpi al crepuscolo anche in presenza di nebbia, rapaci e aironi, gabbiani e cormorani. Vi invito, quindi, a vedere anche la videorecensione.
Non possiedo piu’ il modello precedente che mi ha accompagnato per anni con piacere durante le mie sessioni osservative, tuttavia mi sento abbastanza sicuro di confermare che tutti le modifiche hanno apportato un reale miglioramento nell’utilizzo sul campo. Il nuovo trattamento delle ottiche concede una ottima neutralità delle immagini che appaiono anche decisamente brillanti. Piu’ volte ho avuto il sentore di osservare con uno strumento dal diametro maggiore. Nella osservazione dei rapaci, soprattutto in controluce, ho apprezzato l’ottima resa dei colori e l’eccellente contenimento dell’aberrazione cromatica soprattutto agli alti ingrandimenti, dove talvolta la miglior concorrenza esibisce un lievissimo residuo di colore. Nulla da eccepire – come sempre – per ciò che concerne il Kowa TE 11-WZII che si è rilevato ancora una volta uno zoom ben corretto sia per le aberrazioni cromatiche sia per quelle geometriche e con un contrasto che è paragonabile a oculari a ingrandimento fisso di alta qualità prodotti da note aziende del settore astronomico. Il sistema demoltiplicato di messa a fuoco che ben conosco è perfetto per inseguire soggetti in rapido movimento ma nel contempo per soffermarsi sui particolari piu’ fini. Turbolenza atmosferica a parte sono riuscito a godermi i particolari di un astore posato a circa 150 metri di distanza, grazie all’utilizzo del moltiplicatore EX-16 che porta gli ingrandimenti a quasi 96X. Un plauso anche al piccolo mirino che concede di inquadrare soggetti in rapido movimento- a patto di posizionare lo spotting scope abbastanza in alto. Questa è una piccola ed economica features perfetta per chi ama osservare gli arei o ad esempio inquadrare i rapaci con il proprio smartphone o la propria mirrorless.
L’oculare TE-11 WZ II inoltre è composto con lenti XD, impermeabilizzato, riempito in azoto ed è stato ottimizzato con il trattamento Kowa KR che consente di ridurre l’accumulo di polvere, sporco e altre particelle, oltre a facilitare la pulizia della lente di campo. Pubblico qui di seguito una tabella dove mostro alcuni dati utili riguardanti il TE-11 WZ II quando utilizzato sul Kowa TSN-88A e quando installato con il moltiplicatore.
Modello | Oculare | Range ingrandimento | Campo reale | Pupilla di uscita | Luminosità relativa | Fattore crepuscolare | Estrazione pupillare | Campo visivo a 1000 metri |
Kowa TSN-88A | TE-11 WZ II | 25~60× | 2.4˚~1.32˚ | 3.5~1.5mm | 12.3~2.3 | 46.9~72.7 | 17.0mm | 42~23m |
Con TSN-EX16 | 40~96× | 1.5˚~0.82˚ | 2.2~0.9mm | 4.8~0.8 | 59.3~92.1 | 17.0mm | 26~14m |
Osservazione crepuscolare
Chi mi segue anche sul nuovo sito www.termicienotturni.it sa quanto io sia appassionato di osservazione crepuscolare e notturna. Ho quindi testato il Kowa TSN-88A durante i mesi di ottobre e novembre per vagliarne le potenzialità. Il periodo in valle è stato contraddistinto da affascinanti tramonti con nebbia che se in parte rovinavano i miei test, mi hanno anche concesso di saggiare il contrasto e la luminosità fornita dal Kowa TSN-88A. Rispetto a uno spotting scope di media gamma (circa 1800 euro con un diametro di 85mm) il dettaglio sui caprioli era superiore nel Kowa che grazie a un ottimo contrasto riusciva a mostrare dettagli che erano decisamente flebili nello strumento piu’ economico. Lo stesso dicasi per la brillantezza. È piu’ simile a un ottimo95 che a un classico 85 mm.
Osservazione astronomica
Per quanto riguarda l’osservazione astronomica cercherò di essere il piu’ esaustivo possibile visto che l’ho utilizzato per molte sere sia osservando Giove, Saturno, Marte e la Luna che vari oggetti del cielo profondo. Non sono solito compiere star test su prodotti del genere, perché gli spotting scopes possiedono obiettivi inseriti a pressione con o-ring per consentirne la impermeabilizzazione, mentre i rifrattori hanno spaziature e modalità di inserimento consone reggere ingrandimenti molto alti. Sono semplicemente prodotti eccellenti per settori differente. In ogni modo questo esemplare ha mostrato un ottimo star test con anelli ben distanti con poca luce diffusa al loro interno e con una lieve aberrazione sferica in extra-focale che si percepiva come ogni strumento di qualità in tale rapporto focale.
Scritto ciò, vi posso confermare di averlo utilizzato con vari treppiedi e teste. Nella osservazione a largo campo del cielo ho utilizzato spesso un semplice treppiede Berlebach con colonna centrale su cui ho montato una Manfrotto MVH502AH. Per l’osservazione ad alti ingrandimenti di Luna e pianeti mi sono avvalso sovente del treppiede Oberwerk (che reputo fascinoso) e della eccellente forcella mono braccio con movimenti micrometrici che è stata costruita dall’amico Elio Biffi, grande meccanico di precisione. Nei test fotografici ho utilizzato spesso un treppiede SIRUI R4203-L con una Benro GH3 Gimball.
Mi sono avvalso di vari oculari, ad esempio sia i Vixen LV, i Takahashi LE e HI-LE un economico oculare Super da 3.8 mm, cosi come i nuovi oculari Auriga Flat Field da 5.5 mm di diametro.
Inoltre, ho avuto la possibilità di comparare le immagini ottenute con l’oculare zoom e due extender TSN-EX16 (un vero treno di lenti) e i piu’ semplici oculari astronomici di focale inferiore, tra i 5 e i 2.8 mm.
Osservazione lunare e planetaria
La luna fornisce un alto contrasto grazie alla sua conformazione geologica e all’alta albedo delle sue strutture, per questo motivo sono stato in grado di osservare la Luna con nitidezza e contrasto anche con lo zoom a cui ho sommato spesso ben due extender. TSN-EX16. Con enorme sorpresa, oltre a vedere una ovvia perdita di luminosità a circa 154x non ho notato nessuna traccia di aberrazione cromatica
L’utilizzo degli oculari astronomici ha fornito una luminosità maggiore e in alcuni casi (Takahashi LE + un duplicatore o una lente di Barlow) meno luce diffusa al terminatore. I dettagli lunare visibili erano di tutto rispetto, molto simili a quelli di un buon rifrattore da 90mm e un Maksutov Cassegrain da 127 mm di diametro.
Anche Giove ha mostrato vari dettagli come lo scurimento ai Poli, almeno sei bande, dettagli nella zona equatoriale, la Grande Macchia Rossa e evidenti transiti dei satelliti galileiani. Sia sulla superficie lunare, sia osservando l’atmosfera di Giove ho notato una resa dei colori piu’ neutra e naturale rispetto a quanto visibile, ad esempio, nel mio Celestron C8 o nel piu’ pregiato Takahashi FS 128. Saturno mostra lo scurimento ai poli, la zona chiara all’equatore e ovviamente la divisione di Cassini con differenze di colore sugli anelli. Marte ha mostrato le zone polari e i dettagli piu’ percepibili come Syrtis Major. Gli ingrandimenti utilizzati maggiormente erano compresi tra i 100 e i 160-170x.
Osservazione del cielo profondo
Per quanto riguarda l’osservazione del cielo profondo ho utilizzato piu’ che altro l’oculare zoom Kowa, perché mi piaceva molto la possibilità di osservare gli oggetti e gli asterismi per poi far “esplodere ” in alcuni casi i dettagli. Il Kowa TE-11 WZII si è rilevato ottimo anche in questo genere di osservazioni anche se a bassi ingrandimenti si percepisce un poco di coma e astigmatismo agli estremi bordi del campo che migliora sino a quasi sparire a 60X.
Meglio l’oculare zoom TE 11-WZ II + due moltiplicatori TSN-EX16 o dei semplici oculari astronomici?
Se si possiede un moltiplicatore direi che, visto il contrasto fornito dal Kowa TNS-88A sia possibile divertirsi senza particolari problemi con gli accessori di serie. Per quanto riguarda l’utilizzo di due moltiplicatori posso confermare una ottima resa osservano la Luna, ovviamente nella osservazione dei pianti ho preferito avvalermi di semplici oculari astronomici, come ad esempio i nuovi oculari forniti gentilmente da Auriga o un semplicissimo ed economico Super da 3.8 mm che ha fornito delle interessanti immagini di Giove e Saturno.
Il miglior compromesso l’ho ottenuto con un solo moltiplicatore e oculari Takahashi LE. Anche i Vixen LV al lantanio se la sono cavata bene, seppur mostrassero’ una lieve tonalità calda e aumentassero’ la luce diffusa.
PREGI E DIFETTI
Pregi
- Ottica con lente al cristallo di fluorite
- Ottima luminosità
- Ottima correzione dell’aberrazione cromatica anche a 153x con due moltiplicatori di focale
- Nitidezza e contrasto
- Ottima neutralità dei colori
- Le nuove modifiche meccaniche sono senz’altro utili
- Sistema piu’ completo per fotografare
- Il giusto compromesso tra trasportabilità potere risolutive e luminosità
Difetti
- Alcuni appassionati potrebbero non apprezzare l’assenza di armatura in gomma, ma esiste una “custodia da campo” decisamente funzionale
- Il prezzo ovviamente non è per tutti ma è ben allineato alla concorrenza piu’ agguerrita.
IN SINTESI
Ritengo che Kowa, con questo il nuovo TSN-88A, abbia alzato l’asticella anche nei confronti dei prodotti della concorrenza che ancora difettano ad esempio di una ampia gamma di accessori per la fotografia e della presenza di vetro in puro cristallo di fluorite. Pareva impossibile migliorare un prodotto come il modello precedente, nato nel 2006 e per certi versi ancora un agguerrito concorrente nella fascia degli “80 millimetri”.
In realtà dopo averlo sfruttato per molte ore sul campo sia in mezzo alla Natura e sotto il cielo mi sento di confermare che Kowa è realmente riuscita ad apportare dei miglioramenti che si sono rilevati molto utili sia per le osservazioni naturalistiche che per quello astronomiche e per il digiscoping. Il Kowa TSN-88A oggetto di questo test si è rilevato uno strumento dotato di un eccellente contrasto, di una ottima nitidezza e di una naturalità e brillantezza dei colori migliorata rispetto alla precedente versione. Perfetto da usare con le mirrorless Micro Quattro Terzi e con lo smartphone e lo Smartoscope Vario, dispone di una innumerevole serie di accessori fotografici e per le osservazioni e che dovrebbe essere preso come esempio da tutte le altre aziende del settore. I raccordi astronomici, inoltre, permettono l’utilizzo di alcuni oculari astronomici con una resa che è paragonabile a quella di un ottimo rifrattore da 90 mm o di un telescopio Maksutov da 105-127 mm. Ovviamente non lo consiglio come mero strumento astronomico ma è un eccellente strumento per le osservazioni naturalistiche che si presta egregiamente alla fotografia e non delude neppure nella osservazione astronomica. L’oculare zoom è ottimo e sfruttabile per tutto il range di utilizzo senza perdite apprezzabili di nitidezza o contrasto cosi come il moltiplicatore, incredibilmente sfruttato anche con un altro suo simile nella osservazione di soggetti ad alto contrasto come la Luna.
PREZZI
La versione Kit (TSN-88A Zoom KIT) comprensiva dell’oculare zoom TE-11 WZII 25-60x e di un Kowa TSN-88A. Il costo totale è di €3,448.00 IVA INCLUSA
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio il dottor Gunter Reisner di Kowa Optimed Deutschland GmbH per aver fornito questo strumento e i vari accessori, consentendomi di citare le mie impressioni imparziali.
DISCLAIMER
Binomania non è un negozio, Nel mio sito web troverete unicamente recensioni di prodotti ottico sportivi, fotografici e astronomici. Le mie impressioni sono imparziali come è dovere di ogni giornalista e non ho alcuna percentuale di vendita sull’eventuale acquisto dei prodotti. Per questo motivo, qualora voleste acquistare o avere informazioni su eventuali variazioni di prezzo o novità, vi consiglio di visitare il sito ufficiale di Kowa Optimed Deutschland GmbH cliccando sul banner che rappresenta l’unica forma pubblicitaria presente in questo articolo. Grazie!
Piergiovanni Salimbeni è un tester e giornalista indipendente iscritto all’Albo Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Si è laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante : ” I danni da inquinamento elettromagnetico e il caso Radio Vaticana”. E’ responsabile dei siti web: www.binomania.it e www.termicienotturni.it. Pubblica video recensioni sul suo canale YouTube. Dal 1997 collabora con mensili e quotidiani nazionali, sempre nei settori di sua competenza: ottica sportiva, astronomica, fotografica, sistemi per la visione notturna e termica, geologia lunare. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, nel 2020 ha esordito con pseudonimo con un editore classico, mentre nel 2022 ha pubblicato su Amazon il suo secondo romanzo “Il Purificatore”, disponibile anche in formato e-book. Nel tempo libero leggi molti libri, pratica tiro sportivo a lunga distanza, fototrappolaggio, digiscoping, fotografia di paesaggio.