Recensione del telescopio William Optics Gran Turismo 81 IV

Un paio di mesi fa ho avuto il piacere di ricevere in visione da UnitronItalia– distributore ufficiale dei prodotti William Optics – un esemplare del piccolo rifrattore apocromatico Gran Turismo 81 IV.

Dopo aver presentato le sue prestazioni nell’utilizzo prettamente naturalistico ( potete vedere il video sul canale YouTube di Binomania) ho deciso di scrivere le mie impressioni nell’utilizzo astronomico. Prima di farlo, tuttavia, penso sia necessario descrivere le sue caratteristiche tecniche principali

 

Dotazione di serie
Ottica
Meccanica
Accessori fotografici
Star Test
Sole
Luna
Pianeti
Cielo Profondo
Fotografia
Pregi e difetti
In Sintesi
Prezzo
Ringraziamenti
Disclaimer

 

Dotazione di serie

Il piccolo rifrattore è proposto in una borsa in cordura ben imbottita, al suo interno sono presenti: il certificato di garanzia, la check list del costruttore e la cinghia per reggere la borsa.
Di serie è anche presente un pregevole sistema “culla + anelli + maniglia (che funge anche da piccolo morsetto con passo a coda di rondine). Il tutto è composto di alluminio lavorato a CNC. Come ho già evidenziato nella video-recensione, la slitta se montata al contrario permette di essere montata su tutte le teste fotografiche con passo ARCA SWISS.

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 Lodevole l’iniziativa quella di proporre di serie un tappo con integrata una maschera Bathinov. A cosa serve questo accessorio?

A differenza della maschera di Hartmann, questo semplice sistema, creato qualche anno fa dall’astrofilo russo Pavel Bathinov, mostra dei raggi di diffrazione che consentono di ottenere rapidamente un punto di fuoco preciso.

Cortesia: https://commons.wikimedia.org

 

Ottica

Un primo piano sul tripletto in FLP-53
Un primo piano sul tripletto con lente FLP-53

Il William Optics Gran Turismo 81 IV, come anticipato, è un telescopio a rifrazione (dotati di lenti) composto da un tripletto spaziato in aria che è alloggiato in una cella metallica lavorata anch’essa a CNC. Non mi è dato di conoscere l’esatta composizione delle lenti, tuttavia, il progettista ha confermato che si tratta di “vetro FLP-53 di ottima qualità” che è acquistato dagli stessi fornitori di altri noti produttori di telescopi di pregio. Solitamente uno schema ottico del genere è composto da un crown in FLP-53 coadiuvato con altri due vetri opportunamente selezionati per ottenere una eccellente correzione dell’aberrazione cromatica e dello sferocromatismo. Ciò che mi preme sottolineare è che non è sufficiente verificare la presenza di vetro FLP-53 in un progetto ottico se non sono stati scelti con attenzione gli altri elementi ottici da associare.   Nel settore dedicato allo star test che cosa ho verificato.

La sua lunghezza focale è di 478 mm, che genera quindi un rapporto focale, abbastanza aperto pari a F/5.9.

Il tubo ottico, quando montato sulla culla è decisamente bilanciato anche si dovrà fare qualche regolazione utilizzando accessori molto pesanti. Potete spostare rapidamente la barra, dato che non esiste molto spazio sul tubo ottico, per l’ovvio rapporto focale. Fate attenzione  se deciderete di ruotare il tubo, allentando gli anelli, perché potreste toccare con le manopole di messa a fuoco la slitta. Meglio togliere completamente il rifrattore dalla culla e inserirlo nella posizione a voi piu’ congeniale e ancor meglio regolare la posizione degli anelli sulla barra in base alle vostre esigenze.

Il telescopio rifrattore William Optics Gran Turismo 81 IV è progettato per l’astrofotografia- soprattutto quando ottimizzato con uno spianatore di campo. In realtà l’ottima nitidezza e l’alto contrasto consentono di avere un piccolo strumento trasportabile (la borsa in dotazione ha le misure standard per essere trasportata come bagaglio a mano in aeroporto) che all’uopo può consentire di osservare il Sole, la Luna i pianeti e gli oggetti piu’ luminosi del cielo profondo.

Meccanica

La meccanica di questo telescopio è decisamente ben realizzata. Il William Optics Gran Turismo 81 IV ha ottime rifiniture; il colore del tubo e bianco, con alcuni particolari grigi. Lo reputo molto sobrio ed elegante ma è disponibile anche con due colorazioni (delle rifiniture) piu’ vivaci. La vernice è spessa e rugosa e mi è parso che possa resistere bene ai piccoli graffi.
L’ho pesato sia in versione OTA, sia con la culla in dotazione. Nelle immagini qui sotto potete vedere i pesi rilevati.

 

A sinistra: il peso "solo tubo" e a destra con slitta e anelli
A sinistra: il peso “solo tubo” e a destra con slitta e anelli



Con il paraluce completamente estratto misura circa 480 mm, che diventano 390 mm quando si chiude per essere trasportato.

L’interno del tubo ottico è dotato di diaframmi e molto ben opacizzato come realizzazioni decisamente piu’ costose. Lo stesso dicasi per la zona del tubo focheggiatore anch’esso ben opacizzato e composto da innumerevoli diaframmi.

Una rapidissima fotografia per mostrare l'interno del tubo ottico con gli innumerevoli diaframmi
In questa immagine si nota molto bene l’interno del tubo ottico con gli innumerevoli diaframmi

Il tubo del focheggiatore trasla tramite un classico meccanismo composto da cremagliera e pignone. Quando è ben registrato i movimenti sono fluidi e senza giochi ed è pressoché privo di “image shifting”. Presenta una lunga escursione del tubo, ottimizzata con le solite regolazioni di resistenza e di blocco del tubo stesso. Ho fatto la mia classica prova montando un diagonale a specchio da due pollici e un oculare molto pesante e in seguito una reflex dotata di battery pack. In entrambe le situazioni il sistema di blocco ha funzionato egregiamente. Il rotatore a 360° è fluido e molto robusto.

Il focheggiatore si è rilevato facilmente registrabile e soprattutto molto preciso
Il focheggiatore si è rilevato facilmente registrabile e soprattutto molto preciso

Il focheggiatore è anche demoltiplicato con il classico rapporto 1:10 (un giro completo della manopola grande corrisponde a dieci giri di quella piccola) Ha una grande escursione ed è presente una scala graduata per verificare la messa a fuoco “ottimale” con i nostri vari accessori.
È stato inserito anche un termometro. Parrebbe un vezzo estetico, in realtà, come ben sanno gli astrofotografi, al variare repentino della temperatura è sempre necessario apporre delle micro-regolazioni alla messa a fuoco.

Il termometro non è solo un vezzo estetico...
Il termometro non è solo un vezzo estetico…

Il telescopio rifrattore William Optics Gran Turismo 81 IV è dotato di un attacco da due pollici con riduttore da 31.8 mm. Il collare di serraggio presenta un anello che stringe il barilotto degli oculari senza rovinarli.

In definitiva, per rifiniture e costruzione mi sento di confermare che questo telescopio sia un perfetto trait d’union tra i rifrattori cinesi piu’ economici e i progetti piu’ sopraffini e raffinati. 
Meccanicamente, ad esempio, è migliore rispetto al mio “vecchio” esemplare di Takahashi FS128 che un mediocre sistema di messa a fuoco o allo spartano Sky-Watcher Black Diamond.

 

Accessori fotografici

Il costruttore garantisce che questo piccolo rifrattore è in grado di fornire un perfetto cerchio di immagine anche con il formato full-frame, privo quindi di vignettature e (quando dotato dello spianatore) di immagini perfettamente piane sino al bordo estremo del fotogramma.

Ho ovviamente fatto qualche rapida prova che vi presenterò nel corso dell’articolo.

Con circa 250 euro è disponibile, inoltre, lo spianatore di campo, modello “ WOPFLAT6AIII” adatto anche per la serie  Zenithstar GT71 /GT81 /Z103 and Z126 e per chi dovesse fotografare con sensori superiori a un pollice. È un riduttore di focale 0.8x dotato di passo fotografico M63.

Pubblico qui di seguito una immagine relativa al suo rapido montaggio

Il montaggio dello spianatore è abbastanza rapido e avviene attraverso una chiave a brugola
Il montaggio dello spianatore è abbastanza veloce e avviene attraverso una chiave a brugola

Per utilizzarlo al meglio è necessario trovare la corretta distanza tra lo spianatore e il sensore. Per questo motivo è stata concepita un sistema (ghiera a cilindro) svitabile che consente di raggiungere una corretta messa a fuoco.


Star Test

Ho provveduto a controllare la qualità ottica del telescopio rifrattore William Optics Gran Turismo 81 IV attraverso due star test: uno con stella artificiale e l’altro sul cielo. Avendo un giardino abbastanza ampio, circa ottanta metri di lunghezza, ho potuto posizionare la stella artificiale a oltre cinquanta volte la distanza focale del telescopio, che è il minimo sindacale per ottenere un risultato affidabile.

In entrambi i casi lo star test ha mostrato un’ottima correzione in base allo schema ottico analizzato. Le stelle a fuoco sono perfettamente puntiformi o come direbbero molti appassionati “da manuale”. Il disco è circondato da anelli poco luminosi, privi di luce diffusa e soprattutto molto regolari. Non ho percepito traccia di astigmatismo.

Anche le immagini in extra-focale sono identiche a quelle fornite in intra-focale, eccetto una lievissima luce diffusa tra gli anelli.

Il prisma di Herschel Baader Cool Ceramic mostra sempre delle immagini solari nitide e contrastate
Il prisma di Herschel Baader Cool Ceramic mostra sempre delle immagini solari nitide e contrastate

La correzione del colore è molto elevata e le stelle bianche si sono mostrate per ciò che sono senza virare in una tonalità calda o addirittura gialla. Questa prestazione consente nell’osservazione pratica non solo di percepire immagini neutre ma di poter usufruire di una maggior luminosità rispetto a telescopi dal medesimo diametro ma con una correzione inferiore. Il telescopio mi è parso anche ben corretto per ciò che concerne l’aberrazione sferica. Il punto di fuoco, in proporzione al suo rapporto focale, si è rilevato univoco e sempre facilmente raggiungibile.

Di solito mi avvalgo di Giove come metro di paragone per verificare la correzione del colore di un telescopio ma visto che in questo periodo è ormai in prossimità dell’orizzonte, non volevo essere ingannato dalla rifrazione atmosferica. Per questo motivo, oltre alle ovvie osservazioni terrestri, (dove per altro ha dimostrato di reggere il confronto con spottingscope di alta qualità come ad esempio lo Swarovski ATS 80) ho osservato il sole con un prisma di Herschel Baader Cool Ceramic. In ogni circostanza d’utilizzo il disco solare è sempre apparso bianchissimo.

L’aberrazione cromatica, come avrete capito, è ben corretta, anche la luna piena non mostra residuo cromatico, è necessario spostarla dal centro del campo, per percepire un lievissimo cromatismo laterale, peraltro ininfluente.  Del resto, questa prestazione, era stata ben evidenziata durante il test terrestre, quando lo avevo utilizzato solo per quel genere di osservazioni

 

Prova sul campo

 

Sole

Durante il mese di novembre ho avuto la fortuna di assistere a un minimo di attività solare che mi ha concesso di osservare qualche macchia solare.

Ho usato vari tipi di oculari, dagli amati ortoscopici sino agli zoom (Baader e Kowa) apprezzo molto gli oculari zoom in questo genere di osservazione, perché in base alle rapide fluttuazioni del seeing che capitano spesso di giorno, posso aumentare o diminuire gli ingrandimenti senza badare troppo al cambio dell’oculare, (oltretutto il Kowa TE11-WZ è contrastato come un ortoscopico, provare per credere).

Le poche macchie solari osservate con un ortoscopico si sono rilevate ben contrastate, anche a circa 100X (oculare Morpheus 4.5mm). Il contrasto ottimo di questo rifrattore si percepiva dallo stacco netto tra le zone in penombra e la superficie solare. Anche la granulazione era ben evidente, soprattutto utilizzando un visore binoculare della Baader che apprezzo sempre per questo genere di osservazioni. All’atto pratico il “ Gran Turismo 81” non ha la risoluzione di un apocromatico da 140 mm ma è divertente e rapido da usare.
Grazie alle sue dimensioni, infatti, è possibile montarli su supporti abbastanza economici (almeno per l’uso visuale). Personalmente   ho alternato la mia vecchia Vixen Porta, all’altazimutale Oak Swiss e a volte alle mie teste video che uso per i binocoli giganti, invertendo la slitta come già citato.

Con il  telescopio Gran Turismo 81 ho usato spesso il mio vecchio Takahashi Hi-Le da 2.8 mm
Con il telescopio Gran Turismo 81 ho usato spesso il mio vecchio Takahashi Hi-Le da 2.8 mm

 

 

Luna

Avendo osservato la Luna nei due mesi di test  (in verità due mesi e mezzo, perché è ancora qui, durante la pubblicazione di questo articolo) ne ho tratto delle ottime impressioni. Ho posseduto per alcuni anni un classico rifrattore acromatico da 80mm aperto a F/11 e un eccellente rifrattore giapponese da 81 mm, con ottiche ED, aperto a F/9. Posso confermare che il William Optics Gran Turismo 81 IV per nitidezza e contrasto si è dimostrato piu’ simile all’ED F/9 che al piccolo acromatico, trionfando però nella rappresentazione della tonalità della superficie lunare che anche grazie ai Baader Morpheus si è dimostrata molto neutra.

Certamente il potere risolutivo di 1.5 “non consente di osservare i dettagli percepibili in un Celestron C11 durante una serata con seeing ottimo, ma sono solito citare le prestazioni dei telescopi in base al loro diametro, e in tale frangente posso confermare che il Gran Turismo 81 si è rivelato un ottimo “telescopietto” lunare.

Per le mie osservazioni ho usato oculari ortoscopici Baader Genuine, Takahashi MC ABBE, Circle T, Baader Morpheus e nelle serate da ”grab and go” per vai motivi familiari ho molto apprezzato il combo: GT81+ diagonale da Baader con oculare zoom Baader e barlow dedicata.

L’ho usato spesso e volentieri anche con un vecchio oculare Takahashi HI-LE da 2.8 mm o con un Baader Morheus da 4.5 mm. A questi ingrandimenti ho percepito innumerevoli dettagli che spesso mi hanno stupito per quanto contrastati fossero e lo dico da amante dei telescopi di lunghezza focale superiore ad almeno F/8.

Il Baader Morpheus montato sul William Optics Gran Turismo 81 IV
Il Baader Morpheus montato sul William Optics Gran Turismo 81 IV

Devo anche ammettere che prossimo a compiere quarantasei anni, la comodità degli oculari Morpheus è indubitabile.
Miodesopsie a parte (che a parità di ingrandimento, sono più’ percepibili con gli strumenti di piccolo diametro, a causa della piccola pupilla di uscita generata) ho giudicato il Morpheus da 4.5 mm molto più comodo da usare rispetto ai miei ortoscopici da 4 mm. La luna è molto contrastato e non c’è bisogno di “tirar fuori” i dettagli come ad esempio nella osservazione di Giove.

Cosa si vede? Ho visto percepito la rima Birt, vari micro- crateri sommitali sopra i domi lunari e svariate rime. Se avete un telescopio di grande diametro, penso che vi divertireste a fare i confronti del caso. Ovviamente,  ribadisco ancora una volta che seppur ottimo è sempre un piccolo rifrattore da 80 mm, ergo:  se siete alla ricerca “del dettaglio” sulla superficie lunare, meglio rivolgersi a strumenti dal diametro superiore. Posso confermarvi che ciò che mostra si percepisce in maniera nitida e contrastata con l’ovvio calo di luce, oltre i 150x-200X anche in base alla fase lunare e al dettaglio osservato.

 

Pianeti


Su Giove, a causa della bassa posizione non sono andato piu’ in là delle bande principali e della GMR e delle ombre dei satelliti proiettate sulle superficie gassosa del Gigante del sistema solare., Saturno ha mostrato  nelle serate con un seeing ottimo, la regione polare, la NEB, la Divisione di Cassini con la percezione degli anelli A e B, comprese le anse davanti al globo.

Osservando Marte, in posizione decisamente piu’ favorevole ho percepiti i  dettagli piu’ visibili come ad esempio le regioni polari, Sythis Major, la zona piu’ scura di Utopia e il Mare Cimmerium. Insomma, non male per un “tubetto” lungo quaranta centimetri!



Cielo Profondo

Usando i piccoli rifrattori apocromatici con oculari a grande campo mi sono sempre trovato a mio agio perché scorgo asterismi e campi inquadrati a me familiari, essendo abituato a navigare nel cielo stellato con i binocoli.

Come anticipato nella recensione dei Baader Morpheus le prestazioni di un oculare dipendono dal treno ottico di uno strumento. Per il cielo profondo mi sono avvalso del mio oculare preferito, un Docter UWA 12.5 mm con un campo apparente di 84° che ha mostrato un fondo cielo scuro e stelle puntiformi sino all’estremo bordo del campo, anche i Morpheus si sono rilevati degli ottimi oculari per le osservazioni del cielo profondo, per le loro caratteristiche già esposte nella precedente recensione: ottima correzione ai bordi del campo, luminosità, leggerezza e ampia varietà di focali.

Un particolare sul tubo focheggiatore
Un particolare sul tubo focheggiatore

M42 ammirata sotto un discreto cielo di montagna è un piccolo gioiello immerso tra stelline puntiformi, lo stesso dicasi per il Doppio Ammasso di Perseo, ma le Pleaidi sono l’oggetto che meglio ho apprezzato, per la puntiformità fornita e le differenze di luminosità delle stelle inquadrate. Ho giocato spesso con l’oculare zoom Kowa TE-11 WZ divertendomi a far “esplodere” gli ammassi stellari in Auriga o a scoprire piccole stelle doppie all’interno di varie costellazioni.

Ancora una volta, devo ripetermi, non è uno strumento di grande diametro, ma ciò che mostra si rivela ai nostri occhi con immagini di alta qualità.

 

Fotografia

Una foto scattata rapidamente prima di terminare l'allestimento del kit fotografico
Una foto scattata rapidamente prima di terminare l’allestimento del kit fotografico. In alto è visibile anche il cercatore per autoguida da 50 mm con Rotolock 31.8mm elicoidale

È il suo campo di elezione ma come risaputo l’analisi dei risultati finali prodotti potrebbero fuorviare il neofita, dato che sono sempre soggette a elaborazioni in post-produzione molto personalizzate, proprio come nella fotografia di paesaggio.

Tuttavia vi posso confermare con sicurezza che:
Utilizzando una fotocamera FULL FRAME Canon 6D i fotogrammi (originali) mostrano un ottimo contenimento della vignettatura.

Grazie alla pregevole meccanica di questo piccolo rifrattore non avrete problemi di perdita della messa a fuoco, disallineamento, image shifting, etc., etc.

La promessa di William Optics di aver prodotto un rifrattore fotografico che consente di avere stelle perfettamente puntiformi sino all’estremo bordo del campo, anche con sensori 24×36 mm è realmente stata mantenuta. 

Pubblico qui di seguito un paio di “crop” dei bordi di due fotografie ottenute “senza troppi fronzoli” e uno scatto singolo della Luna.

Gli appassionati di fotografia astronomica beneficeranno delle qualità ottico-meccaniche di questo telescopio
Gli appassionati di fotografia astronomica beneficeranno delle qualità ottico-meccaniche di questo telescopio

 

 

Pregi e difetti

 

Pregi

  • Ottimo rapporto prezzo-prestazioni
  • Ottima qualità del tripletto
  • Qualità meccanica
  • Sistema di messa a fuoco, preciso e ben regolabile
  • Spianatore di campo opzionale realmente sfruttabile con i sensori full-frame

 

Difetti

Più che un difetto è una condizione che dipende dallo schema ottico: è un tripletto e si ambienta piu’ lentamente rispetto a un doppietto, anche se il piccolo diametro, consente di non sopportare lunghi periodi di attesa, come con un rifrattore da sei pollici

 

Molto preciso il focheggiatore demoltiplicato con rapporto 1:10
Molto preciso il focheggiatore demoltiplicato con rapporto 1:10

 

In sintesi

 

Giudico il rifrattore William Optics Gran Turismo 81 IV, un ottimo strumento per fotografare e per osservare il Cielo e la Natura a medio – bassi ingrandimenti. Se messo alla frusta in alta risoluzione, mantiene delle prestazioni ottime, in proporzione al diametro e al suo rapporto focale. La sua costruzione meccanica e la qualità ottica riscontrata mi portano a considerare che sia uno strumento superiore ai classici rifrattori cinesi dal costo di poco inferiore e che per alcune sue caratteristiche possa anche non far rimpiangere prodotti dal costo superiore.

La Canon 6D montata sullo spianatore di campo
La Canon 6D montata sullo spianatore di campo

 

 

Prezzo


E ‘attualmente disponibile in offerta sul sito UnitronItalia a 1801 EURO (IVA INCLUSA) spianatore compreso

 

 

Ringraziamenti


Ringrazio come sempre UnitronItalia, distributore ufficiale dei prodotti William Optics, per avermi inviato un esemplare in visione consentendo di citare le mie impressioni senza alcuna forzatura.

 

 

Disclaimer


Binomania è un magazine di recensioni di prodotti ottico sportivi e astronomici. Non vendiamo i prodotti che recensiamo. Per maggior informazioni sullo strumento oggetto di questo test e per conoscere eventuali promozioni è preferibile cliccare sul banner qui di seguito, in questo modo sarete direzionati verso il sito ufficiale del distributore che potrà darvi tutti i ragguagli commerciali.

 

Libri consigliati: