Recensione della montatura originale per il Kowa Highlander.

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Premessa.

Il Kowa Highlander Prominar 32×82 è ben noto ai lettori di Binomania, nel corso degli ultimi anni, infatti, abbiamo dato molto spazio a questo incredibile binocolo, sia sul sito ufficiale sia all’interno del forum. I più affezionati binomani, inoltre, ricorderanno, che da molto tempo mi avvalgo di un eccellente esemplare di Highlander per le mie osservazioni naturalistiche a lunga distanza.

Il binocolo non è di certo un peso piuma e per tale motivo richiede un ottimo supporto, personalmente faccio uso di un robusto treppiede in Carbonio Sirui R4203_L dalla portata di 22 kg e di una testa video Manfrotto MVH502 AH  di ultima generazione.

Ciononostante ha sempre roso in me il tarlo del supporto originale dato che  io non ho mai avuto l’occasione di testare l’”immortale alla fluorite” nella sua configurazione completa.

Per questo motivo qualche settimana fa  ho contattato  la Kowa Optimed Deutschland Gmbh (distributore ufficiale Kowa per l’Europa) e  in un paio  di giorni, ho ricevuto al Quartier Generale di Binomania  il kit composto dal “Dedicated Wooden Tripod and Center Mount Set”

Il sistema di supporto, infatti, è composto di due parti che possono essere separate singolarmente.
La testa originale. ( BL8J-MT) e il treppiede in legno (BL8j-TP).

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La montatura, piazzata in giardino, è qui visibile in tutta la sua bellezza.

 

Questi due accessori, insieme con la valigia dedicata (Bl8j-AC) e con i filtri di protezione da 95 mm (Tp-95FT) costituiscono gli unici accessori a disposizioni per questo binocolo, escludendo ovviamente le due coppie di oculari 21x e 50X che sono disponibili a richiesta per far compagnia agli oculari grandangolari di serie da 32X.

Caratteristiche tecniche.
La montatura è un portento di meccanica e precisione: è molto compatta e robusta, pesa, infatti, 2.7 kg ed fornisce una totale assenza di vibrazioni anche quando ci si avvale degli oculari che forniscono cinquanta ingrandimenti.

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Il raccordo specifico per utilizzare la montatura Kowa. E’ sufficiente una chiave a brugola e 5 minuti di pazienza.
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La parte superiore della montatura Kowa.

Per fissarvi l’Highlander è indispensabile svitare la base di serie, che consente di fissare il binocolo ad un normale cavalletto fotografico, e inserire il raccordo specifico, come visibile nella seguente immagine.

Per collegare rapidamente il binocolo alla testa è sufficiente porlo in verticale e incastrare la piastra, la manopola integrata fungerà non solo da vite di blocco del sistema ma anche da rapido e preciso sistema di frizionamento.

Alla base della testa vi è poi un’altra manopola per garantire  l’esatta fluidità dell’asse orizzontale.

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In questa immagine è ben visibile il logo della nota ditta tedesca “Berlebach”.

Il treppiede.
Questo supporto di legno ha in realtà Kowa origini teutoniche, i giapponesi, si sono unicamente limitati a lasciare in bella vista il logo Berlebach, accanto al loro.

Mi pare tuttavia che siano state richieste delle modifiche per consentire l’installazione della testa Made in Japan.

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Il rapido sistema per l’angolazione del treppiede si è dimostrato funzionale e molto resistente. Per la cronaca il supporto che mi hanno spedito è una demo che ha fatto decine di fiere e workshop.

L’estensione del treppiede consente di arrivare in media a 150 cm di altezza, con la colonna si possono raggiungere, 130-180 cm (dipende dall’inclinazione delle gambe). Se proprio dovessi trovare un difetto, potrei confermare che sarebbe stato utile usufruire anche di un treppiede con colonna centrale a cremagliera (disponibile nel sito del produttore tedesco) per facilitare le osservazioni agli astrofili che amano osservare il cielo senza rimanere seduti.

Questo setup non è leggero, pesa quasi 10 kg e non è neppure economico, poiché stiamo parlando di 1400 euro per il treppiede e di 1620 euro per la testa (prezzo di listino Auriga 2016) tuttavia è perfettamente in linea con il pregio e la qualità del binocolo. Ho chiesto se anche questo supporto beneficiasse dello sconto similmente al binocolo, ma la risposta è stata purtroppo negativa.

Prova sul campo.

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Mia figlia Ersilia osserva divertita con il Kowa Highlander: ragazzina fortunata, alla sua età, usavo un binocolo da 20.000 lire.

Come anticipato i movimenti sono molto fluidi, ma la caratteristica che maggiormente mi ha colpito è la capacita di contenere egregiamente le vibrazioni in proporzione alle dimensioni. Mi sono sempre avvalso di due sistemi, uno da campo, abbastanza leggero composto, come anticipato, da un treppiede in carbonio e una testa video fluido  e  il più pesante e ingombrante sistema Vixen ( treppiede con forcella) che consente di utilizzare il pesante Vixen BT126.
Anche le due manopole funzionano molto bene ed è possibile in pochi istanti trovare la regolazione e il frizionamento desiderato.

Il sistema Kowa, anche esteticamente parlando, è stupendo e mi sia concesso un vezzo di fanatismo: è un solo piacere vederlo piazzato nel proprio salotto di casa o in giardino. Scrivo “giardino” giacché ritengo sia troppo pesante per un facile trasporto in mezzo alla natura.

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In definitiva i lettori si staranno chiedendo se tale prodotto è insostituibile e se, invece, il suo acquisto mi è parso strettamente necessario, razionalmente parlando, direi :”NO”.  Vi sono decine di possibilità per osservare con il Kowa Highlander, tuttavia, per chi possieda una buona disponibilità economica e amasse cosi tanto il proprio Highlander Prominar, potrebbe senz’altro ritrovare, il pregio, la qualità, il design e la robustezza che già trasudano nel binocolo gigante alla fluorite.

Pier_Abramo
Io e Abramo durante una osservazione sul campo. Per raggiungere il luogo di avvistamento dei rapaci, abbiamo dovuto scarpinare per trenta minuti. Abbiamo quindi optato per il fissaggio della testa sul treppiede in carbonio.

Una soluzione possibile potrebbe essere quella di acquistare la sola testa per fissarla su un treppiede già in disponibilità dell’appassionato.

Ringrazio MR Guenter Reisner per la sua solita cortese disponibilità e per avere, come il solito, concesso il prodotto in prova, consentendomi di esprimere le mie opinioni senza forzature e restrizioni.